Consiglio regionale: approvata all’unanimità la mozione Pd per confermare il superbonus 110%

La richiesta avanzata dal consigliere Mario Puppa prevede l'applicazione anche agli edifici non condominiali e la proroga degli incentivi fino al 31 dicembre 2023

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la mozione, presentata dal consigliere Pd Mario Puppa e sottoscritta anche dal capogruppo Vincenzo Ceccarelli, che chiede alla giunta toscana di “attivarsi nei confronti del governo, e in particolare del parlamento, affinché nel percorso parlamentare di approvazione della manovra di bilancio per il 2022 si dia centrale importanza alla conferma dello strumento del Superbonus 110% nella sua interezza – ovvero anche per gli edifici non condominiali – trattandosi di uno strumento che si è rivelato particolarmente efficace nel promuovere il risparmio energetico e incentivare la prevenzione sismica del patrimonio immobiliare italiano, così come nel sostenere l’edilizia generando occupazione, diretta e indiretta, nel settore in oggetto”.

Inoltre, rispetto al testo originario, è stato inserito un impegno a garantire “un’estensione temporale, almeno fino al 31 dicembre 2023, del complesso degli incentivi”, in cui rientrano tutti i bonus relativi alle ristrutturazioni, al rischio sismico, quello per le facciate e il cosiddetto bonus verde.

“Il Consiglio dei Ministri il 28 ottobre scorso – ricordano Puppa e Ceccarelli –  ha approvato, tra le varie misure volte al rilancio dell’economia, anche una proroga del superbonus 110%  fino al 31 dicembre 2023 per i condomini e le case popolari, mentre per il 2024 il bonus scende e viene portato al 70% delle spese sostenute e nel 2025 subisce un’ulteriore riduzione al 65%. Inoltre, per quanto concerne gli interventi relativi a case unifamiliari e villette, per le quali il termine del superbonus termina il 30 giugno 2022, viene stabilita una proroga al 31 dicembre 2022, ma solo nel caso in cui il proprietario dell’immobile abbia un Isee che non superi i 25 mila euro”.

Riteniamo che il Superbonus, nella formula vigente – proseguono i due – abbia attivato utili meccanismi per promuovere il risparmio energetico e incentivare la prevenzione sismica rappresentando un impulso significativo all’economia nazionale, in particolare per un settore come quello dell’edilizia, tra i più colpiti dalla crisi post-pandemica. Recenti studi del Consiglio nazionale degli Ingegneri hanno messo in evidenza la portata economica ed occupazionale della spinta di questo strumento. Anche in Toscana, soprattutto nelle aree interne e montane dove le abitazioni unifamiliari sono più numerose e dove più alto è il rischio sismico, utilizzare il Superbonus rappresenta un valore aggiunto fondamentale.”

“Con l’approvazione all’unanimità di questa mozione, di cui ringraziamo tutti i gruppi consiliari  – concludono Ceccarelli e Puppa  –  ci rivolgiamo quindi  al parlamento affinché, nel percorso approvativo della manovra di bilancio possa trovare il modo di confermare lo strumento del Superbonus integralmente, cioè anche per gli edifici non condominiali, e di prevedere un estensione fino al 31 dicembre 2023 degli altri incentivi”.

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