Italia Viva e Riformisti: “Ex Manifattura sud, bisognava evitare la fretta”

Critiche all'amministrazione: "Un pezzo importante dell'area svenduto al privato"

“La gatta frettolosa fa i gattini ciechi. Mai proverbio fu più giusto per la Manifattura Tabacchi sud”. Ne sono convinti da Italia Viva Lucca e Riformisti Lucca che tornano nuovamente sulla vicenda per criticare l’operato dell’amministrazione comunale.

“Abbiamo sempre ritenuto indispensabile – spiegano in una nota – andare alla ristrutturazione ed utilizzo di tutto il complesso dell’ex Manifattura, come a quello dei tanti altri contenitori pubblici e privati colpevolmente abbandonati negli anni nel centro storico e fuori. Avevamo chiesto soluzione condivise per case in social housing, parcheggi, spazi per la cultura. Abbiamo giudicato la proposta Coima-Fondazione CrLucca interessante ma che necessitava di approfondimenti giuridici e urbanistici. Abbiamo chiesto pubblicamente, in tempi non sospetti, di allungare i tempi dell’iter autorizzativo sia per dare più tempo ai tecnici di chiarire i molti dubbi avanzati da più parti sul progetto sia perché decisioni così importanti per la città non si possono prendere a un anno dal rinnovo del Sindaco, perché ogni posizione viene condizionata e strumentalizzata alla ricerca dei consensi elettorali. Il nostro appello per continuare ad approfondire il progetto Coima, con serietà e tempi necessari e far approvare il tutto al nuovo sindaco è caduto del vuoto e le conseguenze negative sono sotto gli occhi di tutti. Il progetto, dopo due anni di trattative dà suk fra Comune e Fondazione è saltato perché il Comune si è tirato indietro, la Fondazione ci ha rimesso quasi due milioni di euro”.

“I comitati civici sorti a salvaguardia della Manifattura – sottolineano Italia Viva e Riformisti – hanno avuto ragione sul piano giuridico e urbanistico, sottovalutati del Comune che aveva l’occasione di riprendere un discorso serio, dopo la raccolta di 1.400 firme per un nuovo percorso partecipativo, secondo la legge regionale. Sempre la furia in vista delle elezioni ha portato il Comune a non approfittare di questo interessante percorso partecipativo, che avrebbe anche sanato la profonda ferita creatasi nella società civile lucchese. Mettere all’asta la parte migliore della Manifattura sud ad un prezzo stralciato, nel tentativo di dare un assist alla Fondazione, che ha rifiutato, è stato un errore. La parte più di pregio della Manifattura sud è stata acquistata da una novella società pistoiese di cui nessuno sa nulla e il nulla è davanti a noi. Abbiamo letto ancora frettolosi commenti positivi da parte del Comune e del Pd ancora una volta lontani dalla realtà che sembra ben diversa da quella auspicata. Italia Viva non può che confermare che sui i progetti essenziali per Lucca, non si può agire con fretta, occorre ponderazione, riflessione, ci vuole tempo per essere certi dell’applicazione delle leggi urbanistiche e di tutela del bene pubblico. Il tifo da stadio, l’esigenza di accaparrarsi consensi elettorali, questa dannosa e ormai obsoleta contrapposizione su tutto fra sinistra estrema e destra estrema, può portare solo paralisi amministrativa e politica. Italia Viva ritiene che a Lucca come in Italia sia giunto il momento di un terzo polo Riformista e Liberale che spezzi un duopolio statico e paralizzante, come dimostrato anche in questa ultima vicenda lucchese”.

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