Letta a Lucca: “Centrosinistra, non ci saranno altri candidati al di fuori di quello scelto alle primarie” foto

Il segretario nazionale del Pd in città: "Non ci saranno altre candidature: Raspini e Vietina? Sarebbero entrambi perfetti"

“Il candidato sindaco del centrosinistra sarà quello che sarà deciso con queste primarie”. La precisazione potrebbe sembrare leziosa o scontata ad una settimana dalle consultazioni ma arrivando dal segretario nazionale del Pd, Enrico Letta, quelle parole costituiscono, a Lucca, il suggello di un percorso che ha portato a una (rinnovata) unità all’interno della coalizione. Coalizione che, pur non escludendo di allargarsi anche a “nuove forze” progressiste, oggi (11 dicembre), ha trovato l’occasione giusta per ribadire la propria compattezza in vista dell’appuntamento con le urne: “Sarò con voi – ha detto Letta – per tutta la campagna elettorale”.

Al cinema Centrale il centrosinistra ha accolto il segretario nazionale dei dem, per la prima volta in visita in città nelle vesti di guida del partito. L’occasione era quella del sostegno ai due candidati alle primarie, Francesco Raspini e Ilaria Vietina, ma il dibattito, come era da aspettarsi, ha toccato temi nazionali e europei, con un occhio alla pandemia e alle settimane e forse mesi che si annunciano difficili anche per il nostro Paese: “La pandemia è tutt’altro che conclusa”, ha infatti detto Letta. Ma bisogna guardare al futuro con ottimismo, e il centrosinistra lucchese vuole giocare tutte le sue carte per farlo. Con unità e “resilienza”, “i valori della resistenza e della memoria e dell’antifascismo”, ha detto il segretario nazionale del Pd.

“Sono contento – ha detto Letta – di quello che stiamo facendo oggi, per riuscire a guidare la Lucca del dopo Tambellini e per come stiamo cercando di costruire questo percorso. Entrambi i candidati sarebbero due perfetti sindaci di Lucca”.

“Nelle loro parole abbiamo ascoltato grande correttezza reciproca e vediamo il loro sguardo proiettato verso il futuro, pur tra le differenze che hanno messo in campo con le loro sensibilità. La forza del Pd, del resto, non è in una astratta inclusività”. Poi lo slancio sulle primarie: “Non dobbiamo mai avere paura della partecipazione e della condivisione con i nostri elettori. Considerare le primarie come un valore è il punto di partenza, in un’ottica inclusiva e di partecipazione: da noi tutti hanno diritto di cittadinanza, è giusto che i candidati alle primarie portino due sensibilità diverse” ma – avverte Letta – “il candidato sindaco del centrosinistra sarà quello scelto dalle primarie: non ci saranno, dopo questa consultazione, altre candidature”.

La tappa in città è stata anche l’occasione, per Letta, di sottolineare i suoi rapporti con Lucca e soprattutto con i suoi ispiratori politici: “Il mio legame con Lucca è antico, per noi – scherza – Lucca è sempre stata punto di riferimento con Maria Eletta Martini, soprattutto per la sua straordinaria capacità di portare avanti e di aiutare le persone a crescere, a fare il loro percorso”. Un modello attuale per Letta, che richiama tutti ad una visione complessiva. Non potevano mancare riferimenti alla destra e in particolare ai sovranisti: “Penso che la storia europea di questo periodo va nella direzione che i sovranisti come interpretati dalla destra italiana sono destinati a stare all’opposizione”. Da qui l’invito a rifondare e confermare l’azione politica del centrosinistra e del Pd in particolare sui suoi “valori fondanti”.

“Se c’è un motivo per il quale l’Italia è uscita così forte dal Dopoguerra – afferma – può essere dovuto alla caratteristica particolare del nostro paese che grazie alla Resistenza ha avuto una storia diversa da quella di altri paesi europei. Dobbiamo trasmettere ai nostri giovani e alle giovani generazioni che non si tratta soltanto di una rievocazione storica ma se siamo il paese che siamo oggi è anche e soprattutto perché c’è stata la Resistenza”.

L’intervento di Letta, davanti al segretario territoriale del Pd, Patrizio Andreuccetti, ai segretari, ai vertici del partito locale e provinciale e al senatore Andrea Marcucci che ha speso parole a favore dell’operato dell’amministrazione, è stato preceduto, anzitutto, da quello del sindaco Alessandro Tambellini: “Le primarie fanno parte del partito democratico – ha detto -, è un grande momento di democrazia per tutto il centrosinistra. In questi anni ce l’abbiamo fatta a mantenere l’unità del centrosinistra. Se dobbiamo, e lo vogliamo, proporre la nostra azione di governo, i nostri principi debbono essere incarnati e attuati nella realtà, nell’azione pratica di tutti i giorni, nell’amministrazione della città e in una compagine di governo. Dobbiamo recuperare i nostri valori unitari. L’unità è quello che ci deve animare nell’affrontare questo momento. Abbiamo necessità di allargare la nostra compagine, di guardare anche altre. Dobbiamo sapere ancora di più interpretare i bisogni della nostra comunità ma anche sapere rappresentare quali sono i nostri principi”.

Ha preso poi la parola la candidata alle primarie Ilaria Vietina che ha concentrato il suo intervento sul ruolo delle donne nella politica, in generale, e nel Pd in particolare, riallacciandosi all’input dato dallo stesso segretario nazionale dei dem, che ha promesso l’impegno di fare da “rompighiaccio” per favorire la partecipazione attiva delle donne nel partito e nella politica: “Ho avuto la sensazione di salire su quel rompighiaccio – ha spiegato Vietina – e di rispondere insieme alle tante donne del partito democratico a fare quanto avevi proposto. In questi mesi abbiamo costruito una forma di solidarietà, sempre per dimostrare che il nostro obiettivo è quello dell’unità. Sappiamo che questo è un percorso, che richiede anche del coraggio perché le differenze non siano viste come ostacolo ma come ricchezza per la comunità: vogliamo costruire questa unità facendo spazio a tutti, perseguendo i progetti che sono stati messi in campo anche in questi anni. Vogliamo coinvolgere tutti in questo percorso: la strada dell’ascolto e del dialogo è quella vincente, la più forte”.

Anche Vietina ha ricordato la figura di Maria Eletta Martini e l’esperienza del Cred creata in suo nome: “Per realizzare quello che lei aveva visto e scritto – ha chiosato Vietina -: noi adesso possiamo raccogliere i frutti. Vogliamo costruire una condivisione senza mai darla per scontata: vedo tante possibilità in questo periodo, pur difficile e complesso: stando dentro alle complessità saremo ancora più in grado di fornire delle risposte: saremo in grado di fare delle scelte concrete e coraggiose, a partire da quelle dettate dall’ambiente e dal clima, ma tutte queste questioni richiedono unità e condivisione”.

Dopo Vietina ha preso la parola l’altro candidato alle primarie, Francesco Raspini, il quale ha esordito sottolineando l’importanza delle consultazioni interne alla coalizione: “E’ importante votare il 19 dicembre, sarà un momento tutt’altro che scontato. Il centrosinistra ha deciso di far scegliere il proprio candidato agli elettori – ha detto -. Noi abbiamo il coraggio e la capacità organizzativa di chiedere a tutti coloro che guardano al centrosinistra di scegliere i propri candidati. Dalle altri parti, penso al centrodestra, decidono davanti ad un caminetto o rivolgendosi a leader fiorentini o romani. Questo è il nostro patrimonio comune: organizzare le primarie sono l’esito di un lavoro importante di molti militanti e attivisti. Chi ha ironizzato questa consultazione definendola come un derby fra due assessori io lo sfido a organizzare qualcosa come quello che abbiamo organizzato noi. Penso che le elezioni che andremo a fare vengano in un momento importantissimo della nostra storia cittadina e nazionale. Siamo chiamati a una fase di ripartenza. Adesso si sta chiudendo una fase e se ne sta aprendo un’altra nuova che sarà decisiva per i nostri figli e nipoti. La caratteristica è quella della capacità amministrativa, non solo quella di sognare, ma sarà fondamentale realizzare quei sogni. Arriveranno importanti risorse ma andranno sapute utilizzare. Vorrei portare una nuova generazione al governo della città, che fra 10 anni possa dire di aver davvero cambiato le cose, creato un mondo migliore, uno spazio più inclusivo mettendo al servizio di questo obiettivo le risorse che saranno a disposizione della comunità. Si è parlato tanto in questi mesi di continuità e di discontinuità con la precedente amministrazione: ci sarà in ogni modo da dare risposte nuove. Su una cosa io credo dobbiamo essere chiari: ci dovrà essere grandissima continuità sui valori e sugli ideali che questa amministrazione ha messo in atto”.

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