Elezioni provinciali, Mallegni (Fi): “L’unica realtà è la sconfitta della sinistra”

Il senatore risponde alle provocazioni: "Il terzo polo? Al momento neanche esiste. Le elezioni, quelle vere, si terranno nel 2022"

“Il Pd mi attribuisce poteri soprannaturali ma la realtà è la sconfitta della sinistra”. Così il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni commenta il risultato delle elezioni provinciali rispondendo a chi lo ha accusato di essersi mosso verso il terzo polo, primo fra tutti il segretario territoriale Patrizio Andreuccetti.

Elezioni provinciali, Andreuccetti: “Centrosinistra governa in autonomia, vero sconfitto è il centrodestra”

“Loro perdono due consiglieri provinciali e il voto di Menesini diventa essenziale: auguro ai consiglieri di maggioranza di non prendere ma il raffreddore, altrimenti non avranno i numeri per governare – va avanti Mallegni -. Purtroppo, come spesso accade ci sono stati dei consiglieri comunali della nostra parte politica che hanno seguito due filoni, superficialità e follia, argomenti che non controlla nessuno e per i quali se ne dovranno assumere una responsabilità personale. Tuttavia sono molto felice che il sindaco Lorenzo Alessandrini sia stato eletto raccogliendo tutti i voti dei propri consiglieri comunali di Seravezza, tra cui ovviamente ci sono anche i nostri”.

Qui la sconfitta è della sinistra: come sempre arrogante e distante dalla gente. Detto questo, il dato che emerge è che l’elezione della Provincia, vista la legge Delrio, è un cenacolo di pochi eletti che si basa su giochetti di palazzo,  luogo in cui in cittadini sono totalmente assenti. Noi abbiamo chiesto ad ogni livello una riforma delle provincie facendole tornare ad essere un vero ente di prossimità con le Regioni che debbono essere ridotte per numero e per funzioni – va avanti Mallegni -. Qualcuno parla di una nuova formazione politica, il cosiddetto terzo polo ma francamente al momento non esiste, non si sono svolte delle elezioni a suffragio universale, ma solo una raccolta di consiglieri comunali con amicizie e storie che spesso si sono incrociate e per questo sensibili a orientare il proprio appoggio indipendentemente dalla loro appartenenza politica. Le elezioni – quelle vere – nella nostra provincia ci saranno e interesseranno due importanti comuni: Lucca e Camaiore, oltre ad altri più piccoli. Lì e solo lì vedremo come lo scenario politico provinciale sia eventualmente mutato e solo quella potrà essere l’occasione per misurarci seriamente attraverso il consenso popolare che spesso muta”.

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