Mobilità, Europa Verde: “Necessario un radicale cambio di paradigma”

Tante proposte all'insegna della sostenibilità del partito ambientalista: "Ogni strada dovrebbe invece avere una corsia ciclabile facilmente accessibile"

È la mobilità la protagonista della seconda puntata della rubrica tematica di Europa Verde di Lucca.

“Riteniamo che sia necessario un radicale cambio di paradigma, orientato verso una mobilità dolce e sostenibile. La tecnologia, l’organizzazione capillare degli spostamenti, e qualche piccola rinuncia da parte di ogni cittadina e cittadino, possono essere gli strumenti adatti per migliorare notevolmente in tempi brevi sia la mobilità che l’ambiente che ci circonda – spiegano -. Strumenti molto più adeguati rispetto alla realizzazione di grandi opere che richiedono tempo e denaro e spesso risultano poco utili alla cittadinanza e men che meno per affrontare il problema del secolo: la crisi climatica. Per ottenere questo cambio di paradigma è necessario ragionare secondo una visione d’insieme che coinvolga la mobilità di tutta la regione, in particolare dei comuni della Toscana del Nord: come Europa Verde Toscana ha già proposto in occasione delle elezioni regionali del 2020, è necessario un piano di mobilità di area vasta che punti tutto sulla mobilità dolce e condivisa. All’interno di questo piano, ogni realtà territoriale deve implementare le soluzioni più adatte, partendo dall’analisi degli spostamenti delle cittadine e delle cittadine”.

Ed ecco i suggerimenti di Europa Verde per la Piana di Lucca.

“Innanzitutto è necessario migliorare i servizi per i mezzi a due ruote, con la creazione di parcheggi per biciclette (ed eventualmente, per scooter) sicuri e riparati (dai furti, dai vandali e dagli eventi atmosferici), distribuiti secondo un’attenta pianificazione, soprattutto nei luoghi di interscambio, con forme di assistenza (esempio assicurazione contro i furti, manutenzione, sostituzione del mezzo, intervento nei casi di necessità, ritiro bici lasciate come carcasse in strada) – prosegue ancora Europa Verde -. Le stesse piste ciclabili risultano spesso di difficile utilizzo, o addirittura pericolose, tortuose e poco accessibili: in questo modo la bicicletta non potrà mai diventare un mezzo utilizzabile per la routine quotidiana, come lo è già in altri paesi europei. Ogni strada dovrebbe invece avere una corsia ciclabile facilmente accessibile, e nel caso in cui questo non sia possibile si dovrebbe valutare la possibilità di adibire la strada esistente ad uso esclusivamente ciclopedonale, eventualmente con la possibilità di transito per i residenti, come già succede per molte vie del centro storico di Lucca”.

“Un’altra proposta fondamentale è l’incentivazione del pedibus e della condivisione di mezzi di trasporto, per andare e tornare da scuola nel proprio quartiere a piedi, con mezzi pubblici o mezzi condivisi, assegnando sgravi e contributi a chi lo attua, inasprendo le imposizioni fiscali a coloro che portano i figli a scuola in auto in altri quartieri. Risorse umane per la gestione del pedibus dovranno essere reperite oltre che dai pensionati, anche dai lavoratori delle imprese sociali ed eventualmente da chi percepisce il reddito di cittadinanza. In base alla analisi statistiche sugli spostamenti effettuati dai mobility managers, potrebbero essere implementati appositi minibus per zona, che raggiungano anche le aree più periferiche – va avanti il gruppo -. Cruciale è anche l’opportunità di mutare gli orari di lavoro, in base alle esigenze del traffico e delle altre realtà lavorative delle varie zone, associando gli orari di entrata/uscita di più aziende di una determinata zona, per favorire gli spostamenti condivisi. Da questo punto di vista, potrebbe essere utile lo sviluppo di un’applicazione con la quale le cittadine e i cittadini potranno individuare i percorsi più brevi da seguire per il raggiungimento di un determinato luogo, conoscere quali sono i mezzi di trasporti più utili per i loro spostamenti, e nel caso, noleggiarli scegliendo il sistema di pagamento più adatto alle loro esigenze”.

“Infine, è necessario rivedere complessivamente il sistema di tariffazione dei mezzi pubblici, con l’implementazione di biglietti e di pacchetti di abbonamenti validi per i vari tipi di mezzi esistenti, fino a coprire anche l’eventuale sistema di bike sharing e di parcheggio per biciclette, come già proposto da Europa Verde Toscana in occasione delle elezioni regionali del 2020 – conclude Europa Verde -. Ci auguriamo che la realizzazione del nuovo hub dei trasporti pubblici presso la stazione ferroviaria possa essere un primo passo in questa direzione”.

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