“L’invito di Marcucci avrebbe senso se il Pd fosse disposto a azzerare tutto“. Così, dopo Italia Viva, anche il consigliere pentastellato Massimiliano Bindocci risponde al senatore del partito democratico che ieri (13 gennaio) aveva invitato il terzo polo e il Movimento 5 stelle a rivedere le proprie posizioni per appoggiare il candidato del centrosinistra Francesco Raspini.

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“Ho letto con interesse la proposta del senatore Marcucci di aprire anche al Movimento 5 Stelle di Lucca il confronto sul futuro della città e sul governo di Lucca nei prossimi anni – commenta Bindocci -. Pongo però due questioni. La prima riguarda il merito: per noi il confronto è sui temi che toccano la vita dei cittadini lucchesi, tra cui l’ambiente, la partecipazione – si pensi a cosa sta succedendo a San Concordio e sui vari contenitori del centro storico, la trasparenza (si pensi che non si è ancora capito chi ha comprato manifattura e palazzo della finanza), la sanità, la viabilità, la scuola, la difesa dei più deboli, la qualità dei servizi, le varie frazioni della città, il rilancio delle attività produttive, insomma di argomenti su cui chiedere discontinuità c’è ne sono diversi. Noi per studiare i problemi e cercare le soluzioni ci siamo. Abbiamo già individuato 10 punti sui quali confrontarsi”.

“Ma poi c’è soprattutto un problema di metodo. Come pd avete già deciso il candidato sindaco con il suo programma, ovviamente devo pensare che se si decide di fare un progetto insieme, si comincia insieme e quindi si azzera le primarie e si cerca una figura che possa rappresentare tutti coloro che partecipano con dei programmi condivisi – conclude Bindocci -. Altrimenti se ci avete invitato per darci qualche posto a tavola, noi non siamo interessati, non apriamo il pacco e andiamo avanti. La vera domanda è: azzerate e siete disposti a iniziare un percorso insieme alle forze progressiste o sono solo uscite pubblicitarie?”.

La stessa risposta è arrivata oggi (14 gennaio) anche da Italia Viva, per la quale l’idea di una coalizione allargata è ancora possibile solo se il Pd azzererà tutto: a cominciare dal nome del candidato.

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