SiAmo Lucca fa quadrato intorno a Santini: “È l’incubo di Raspini e del Pd”
Continuano le polemiche dopo la sentenza al risarcimento danni all'assessore del giudice civile: "In corso il tentativo di distruggergli l'immagine con menzogne"
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Sentenza del giudice civile contro Remo Santini, dopo la solidarietà del centrodestra, la lista civica SiAmo Lucca difende il suo leader e va al contrattacco.
“Comprendiamo l’astio della giunta e del Pd verso Remo Santini, che ha la ‘colpa’ di aver fatto un’opposizione intransigente a questi 5 cinque anni di governo Tambellini smascherandone i limiti e le contraddizioni, ma non ci saremmo mai aspettati che si arrivasse al tentativo di distruggerne l’immagine con menzogne e azioni che niente hanno a che vedere né con la politica né con la verità dei fatti”.
A sostenerlo è SìAmoLucca, la lista civica fondata da Santini stesso, che commenta così gli esiti in rimo grado della causa civile intentata dall’assessore Raspini. “Disorientati e in preda al panico elettorale per gli alti consensi di cui Santini continua a godere e quelli invece persi dall’amministrazione, come confermano recenti sondaggi di Winpoll e Demopolis – spiega SìAmoLucca – si è voluto trascinarlo in tribunale per una vicenda che fa parte di una normale dialettica tra parti contrapposte. Spostare il dibattito nelle aule di giustizia quando qualcuno ti dà fastidio, è l’imbarazzante negazione del confronto che deve invece avvenire in altri contesti. Non solo: per colpire Santini si è affermato addirittura che è stato condannato per diffamazione: una grave inesattezza, perché stiamo al contrario parlando di un procedimento civile per risarcimento danni, di condanne penali non ve ne è stata nessuna”.
SìAmoLucca ripercorre anche la storia di questo mandato. “Fin dal 2017 abbiamo vissuto le scorrettezze di una classe dirigente spaventata di perdere il potere – si ricorda . Prima affermando che un giornalista non poteva candidarsi a guidare il Comune perché aveva lavorato in quella stessa città (volevano pure scegliersi l’avversario) poi orchestrando una campagna sul rischio del ritorno al fascismo se Santini avesse vinto le elezioni: una turbativa sugli elettori che ha portato il centrosinistra a imporsi per una manciata di voti al ballottaggio. Poi, visto che Santini ha deciso di rimanere in consiglio comunale, per indurlo a farlo dimettere si è cominciato ad accusarlo in vari interventi pubblici di conflitto di interesse per la sua professione, nonostante fosse e sia tutt’ora svolta al di fuori di Lucca, tentando di metterlo in difficoltà nella sfera lavorativa privata. Per non parlare delle continue sguaiate aggressioni verbali e offese alla sua figura, durate fino ad oggi“.
Conclude la lista civica: “Ma l’azione di pesante denigrazione per fortuna è fallita e anzi si ritorcerà contro a chi l’ha organizzata. Confidiamo nella magistratura, convinti che in appello questa sentenza civile, che ha già dimezzato le richieste risarcitorie dell’assessore, venga annullata nel merito. Una cosa comunque è certa: anche di fronte a queste nefandezze che certamente amareggiano, l’impegno e l’amore di Remo Santini per Lucca non verrà mai meno nel presente e in futuro”.
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