Potere al Popolo non parteciperà alle amministrative: “Mancata la costruzione dal basso”

Il gruppo politico spiega i motivi della scelta: "La partecipazione per noi è ancora una cosa seria"

Potere al Popolo non parteciperà alle prossime elezioni amministrative. È lo stesso gruppo di Lucca a spiegare i motivi della scelta.

“Dalla sua nascita Potere al Popolo! ha avuto ben chiara la sua identità politica – si legge in una nota – che nasce dalla necessità di ripartire dalle esigenze di chi sta pagando una delle crisi più difficili degli ultimi anni. Costruire comunità e tessuto sociale, intorno alla condizione di coloro che vivono lo sfruttamento lavorativo, la paura del domani, le discriminazioni e la marginalità, è il nostro obiettivo. Da qui, lottando insieme, possiamo immaginare l’avvenire. Questo orizzonte comprende e non si esaurisce nella rappresentanza istituzionale. Per noi le elezioni costituiscono la possibilità di portare le lotte e le vertenze in quei luoghi – come l’amministrazione comunale – che sembrano sempre più lontani e distaccati dalla realtà popolare. Le elezioni mantengono senso se si pongono al servizio di una comunità pronta a lottare e a occupare il dibattito istituzionale con parole nuove e radicali”.

“Per questo negli ultimi due anni, tra mille difficoltà, abbiamo costruito percorsi di mutualismo, soprattutto attraverso lo sportello sociale alla Casa del Popolo che ci ha permesso di guardare negli occhi quelle persone che si trovano a lottare per la casa, per il lavoro, per la sanità, per l’assistenza sociale. Abbiamo inoltre avviato o affiancato percorsi di lotta e mobilitazione nelle piazze e nelle strade facendo rete con altre realtà del territorio a difesa dell’ambiente, della sanità e della scuola pubblica, dei beni comuni come l’ex Manifattura e le Apuane. Senza dimenticare i diritti civili e le vertenze sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici di Bekaert, Piaggio, Texprint, Gkn ed Essity, che abbiamo incontrato condividendo esperienze, storie di vita e rivendicazioni”.

“Questa per noi è la politica, quella autentica e pulita – prosegue la nota – che non si realizza nella costruzione di liste frutto di incontri e accordi che precipitano dall’alto i nomi dei candidati o che improvvisano percorsi “partecipativi” a pochi mesi dalle elezioni. Abbiamo tentato, dal maggio 2021, di creare le condizioni per costruire dal basso una strada collettiva e realmente partecipata alla rappresentanza come strumento di lotta. Purtroppo abbiamo incontrato paura e disillusione, e sappiamo che per superarle non basterà chiedere un consenso elettorale. Tantomeno, convinti che questo modo di fare politica – costruire fiducia – sia quello più vero, pulito e necessario, benché processuale e graduale, non accettiamo nessun invito alla costruzione di liste che prescindono da questi principi“.

La partecipazione è ancora una cosa seria – conclude – che nasce e cresce nel tempo e nel fare insieme. Di fronte a un’immagine opaca della solita politica che genera disillusione e diffidenza, noi ripartiamo dall’agire collettivo e quotidiano come luogo di immaginazione del domani”.

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