Presidenza della Repubblica, è fatta per il Mattarella-bis

Capigruppo al Quirinale per chiedere la disponibilità a un nuovo mandato

Quirinale, si viaggia spediti verso il Mattarella bis. I capigruppo del parlamento chiederanno all’attuale presidente di accettare il reincarico.

Si sbloccherà così lo stallo di questi giorni con una soluzione che ‘salva’ anche il presidente del Consiglio Mario Draghi.

“Oggi pomeriggio rieleggeremo un grande presidente”, è il commento laconico del senatore dem Andrea Marcucci. Che quando il risultato è raggiunto aggiunge: “Sei giorni di votazioni, ci consegnano il miglior risultato possibile, la rielezione di Mattarella, ed alcuni blitz che per fortuna hanno trovato la reazione che meritavano. Penso che nei mesi che restano alla fine della legislatura, le coalizioni, centrodestra e centrosinistra, dovranno cambiare molto e che il sistema proporzionale sia un punto fondamentale dell’agenda politica. Il Pd ha comunque confermato di essere un presidio di responsabilità di fronte a tanto avventurismo”.
Più articolato il commento del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo: “Credo che dal Parlamento, in questi giorni, sia arrivata una indicazione chiara: confermare Mattarella al Quirinale e Draghi a Palazzo Chigi rappresenta la miglior garanzia di stabilità in un momento estremamente delicato per il nostro Paese. Saremo chiamati a ultimare il percorso di riforme che l’Italia ha intrapreso, a gestire le risorse del Pnrr e ad affrontare una difficilissima crisi economica e sociale.  Serviva concretezza e unità, Mattarella ha sempre dimostrato di poter garantire tutto questo. E l’Italia in questo periodo ha bisogno di figure super partes riconosciute anche a livello internazionale”.
“Voglio sottolineare, in questo passaggio, il delicato lavoro fatto dal segretario nazionale del Pd Enrico Letta – conclude – Non era facile riuscire a tenere insieme la coalizione in ogni passaggio e stoppare i tentativi di strappo e di candidatura di parte fatti da Salvini. Letta lo ha fatto e, grazie alla compattezza dei gruppi parlamentari e dei delegati regionali, torneremo a eleggere un presidente della Repubblica a larghissima maggioranza”.
Soddisfatta anche l’onorevole viareggina di Forza Italia, Deborah Bergamini: “L’Italia – dice – ha bisogno di responsabilità e di unità e Forza Italia, così come indicato dal presidente Silvio Berlusconi, oggi come sette anni fa, sosterrà la riconferma di Sergio Mattarella al Quirinale”.
“Punto di riferimento autorevole per i tutti gli Italiani – prosegue Bergamini – ineguagliabile custode dei valori repubblicani, nonché garanzia della credibilità internazionale. Con il presidente del Consiglio Mario Draghi, assicurerà la stabilità di cui necessita il paese e la continuità dell’azione di governo”.
A livello locale interviene il candidato sindaco del centrosinistra Francesco Raspini: “Grazie di cuore presidente. Per lei un enorme sacrificio personale, per l’Italia la salvezza dal baratro e dal caos in cui alcuni leader politici irresponsabili stavano per farla precipitare. Mi riferisco al centrodestra, con Salvini e Lega in prima linea, ma anche a Giuseppe Conte che in questi giorni ha tradito a più riprese la fiducia dei suoi alleati di governo e perfino di molti parlamentari del suo movimento”.
“Le istituzioni democratiche, la stabilità del paese – conclude – il futuro dei cittadini non sono giocattoli da usare e gettare via per tornaconti politici e carriere personali. E allora grazie presidente Mattarella: per aver accettato, per restare la nostra guida, per l’impegno di questi e dei prossimi anni. Forse questa politica non la merita, ma gli italiani sì. Viva l’Italia. E viva la Repubblica”.
Sul tema anche il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini: “Con notevole senso delle istituzioni e responsabilità – commenta – Sergio Mattarella ha dato la sua disponibilità per essere eletto per la seconda volta presidente della Repubblica. Una garanzia per il nostro paese che sta ancora affrontando le difficoltà di due anni di pandemia. Un punto di riferimento indiscutibile per tutti. Senza accondiscendenza per la formazione politica di cui faccio parte – fatta eccezione per il Partito Democratico e il suo segretario Enrico Letta che hanno dimostrato metodo e fermezza fin dall’inizio – i partiti hanno dato un’ulteriore prova di estrema debolezza, di incapacità di rinnovamento, senza saper interpretare le superiori ragioni del bene comune. Imbandire competizioni e persino bracci di ferro, improvvisare alchimie pericolose per trarre vantaggi effimeri, senza pensare agli enormi problemi di questo periodo, bruciare nomi fra ambizioni personali e di parte, ha condotto i partiti alla paralisi e poi al punto di partenza, quando al contrario l’elezione del capo dello Stato poteva essere l’occasione per dare nuova autorevolezza a una rappresentanza logorata”.
“Deve essere l’ultima volta – dice il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Fabrizio Rossi –  che votiamo il presidente della repubblica con un metodo così obsoleto. Nelle democrazie mature, dove il potere è nelle mani del popolo sovrano, sono i cittadini ad eleggere il loro presidente e non gli accordi di un Parlamento largamente delegittimato e non più rispondente alle reali esigenze della nazione. Fratelli d’Italia ha scelto da sempre la linea della coerenza e con coerenza abbiamo intrapreso il confronto per scegliere il prossimo inquilino del Colle. Con la stessa coerenza abbiamo condiviso i percorsi virtuosi che ci hanno portato a governare regioni e comuni importanti, anche in Toscana. Non torniamo indietro e non cambiamo strategia per il futuro, poiché il centrodestra è l’antidoto, da sempre, alla sinistra immobilista e deleteria che ha frenato la crescita della regione, per non dire della nazione tutta. Uniti siamo forti, divisi facciamo il gioco della Sinistra. Sopratutto in Toscana, regione sempre meno rossa, se c’è una classe dirigente matura”.
“Rimarchiamo con grande orgoglio il ritorno di Forza Italia alla guida degli schieramenti moderati, così come avvenuto nelle riunioni con gli altri gruppi di maggioranza in cui il nostro coordinatore nazionale onorevole Antonio Tajani ha svolto il ruolo di leader e portavoce”, afferma il senatore di Forza Italia, Massimo Mallegni.

“Dalla settimana prossima – conclude – torneremo al lavoro per i veri problemi del paese, consci della nostra rinnovata centralità nel panorama politico. Un ringraziamento ad Elisabetta Casellati, che si è sacrificata a nome del partito e, naturalmente, a Silvio Berlusconi, che si è sacrificato nell’interesse nazionale e questa mattina, con lo spessore che si deve ad uno statista conscio della mancanza dei numeri da entrambe le parti ha raggiunto un accordo che garantisse stabilità al nostro paese”.

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