Barsanti: “Il conflitto in Ucraina? Non possiamo ignorare le colpe dell’Occidente”

Il consigliere comunale di Difendere Lucca spiega perché si è astenuto sull'odg in Consiglio: "Era un documento poco equilibrato"

Il Consiglio comunale approva un ordine del giorno sulla vicenda della guerra in Ucraina con la sola astensione del consigliere di opposizione di Difendere Lucca, Fabio Barsanti, che spiega: “Documento poco equilibrato rispetto a un conflitto che rischia di compromettere la stabilità prima di tutto dell’Europa. Avevo proposto integrazioni, ma non sono state accettate”.

“Condanniamo l’aggressione di uno stato sovrano e aneliamo la pace tra i popoli – dichiara il capogruppo di Difendere Lucca – ma non possiamo non tener conto delle responsabilità dell’Occidente in questo grave destabilizzazione dell’area. Rivendico la mia astensione sul voto del documento presentato perché lo ritengo sbilanciato e incompleto. Fermo restando che l’invasione e l’occupazione militare di uno stato sovrano vadano condannati, auspichiamo una conclusione immediata del conflitto e la ripresa della diplomazia. Ma non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia e ignorare le responsabilità dell’Occidente, nella fattispecie gli Stati Uniti, la subalternità dell’Unione Europea e le cause che hanno portato al deflagrare della situazione”.

“Avrei votato l’odg – continua la nota – se gli altri capigruppo avessero accettato alcune mie integrazioni, come citare la guerra nel Donbass; considerare di fondamentale importanza il mantenimento dei rapporti politici, economici e strategici tra due paesi come l’Italia e la Russia; promuovere la centralità dell’Europa rispetto alla sudditanza nei confronti degli Stati Uniti ma, soprattutto, condannare l’invio delle armi da parte di Governo e UE in totale contraddizione con la ricerca della diplomazia; la cessazione delle discriminazioni e delle censure contro il popolo russo, la sua cultura e i suoi rappresentanti internazionali nel mondo dello sport, delle arti e della cultura. Una cosa inaccettabile per ogni persona di buonsenso”.

“Gli altri capogruppo – salvo uno – hanno respinto le mie integrazioni. Hanno preferito accodarsi alla moda del momento: una solidarietà superficiale che non tiene conto della complessità della situazione, diventando ancora una volta tifosi di una bandiera non conosciuta. Il Consiglio comunale ha perso così l’occasione di prendere una posizione equilibrata, che ricerchi la pace e le ragioni di quanto è successo per arrivare a una soluzione più equa e veloce possibile. Il solito pacifismo di facciata – conclude Fabio Barsanti – che agita bandiere arcobaleno e di fatto sostiene l’invio delle armi, il fallimento di qualsiasi trattativa, e che addirittura non prende le distanze dall’idiozia censoria anti-russa in Italia come in Europa. La strumentalizzazione ha prevalso sul buonsenso e io, da questo gioco ottusamente partigiano, prendo le distanze”.

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