Elezioni 2022, dieci civiche in cerca di candidato sindaco (unitario). Per non parlar dei partiti

Si complica l'operazione dei vertici regionali dei partiti tradizionali per Mario Pardini alla guida del centrodestra. Attesa per le scelte dell'attuale sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro

Una decina di civiche, lista più lista meno, in cerca di candidato sindaco (unitario). Per non parlar dei partiti.

Si complica, se non fosse già complicata, l’avvicinamento alle amministrative di primavera (22 e 23 giugno o 29 e 30 maggio le date, al momento, papabili) soprattutto nell’area di centrodestra. Non sembra, infatti, così imminente come sembrava alla fine della scorsa settimana, l’accordo per sostenere come candidato unico di centrodestra Mario Pardini di Lucca2032. L’intesa trovata a livello regionale dal senatore Massimo Mallegni di Forza Italia, dall’onorevole Mario Lolini per la Lega e da Fabrizio Rossi per Fratelli d’Italia non avrebbe, infatti, trovato entusiasta ed unanime accoglienza a livello locale.

Una situazione, quest’ultima, che non avrebbe permesso allo stesso Pardini di sciogliere le riserve. A cui si aggiungerebbe, per l’entourage del candidato, di essere chiamato alla contesa come ‘ruota di scorta’ dopo il no di altri nomi, come quelli di Remo Santini e Luca Leone. E per questo sono tornati in ballo i nomi ‘di bandiera’ come quello del presidente dell’Ordine dei medici di Lucca, Umberto Quiriconi e addirittura quello del commercialista in quota Lega Roberto Di Grazia, senza mai dimenticare la possibilità di mettere in campo il nome di Ilaria Del Bianco.

Alle scelte del centrodestra ed eventualmente a quelle del terzo polo, intanto, è legata una congerie di sigle, civiche e non solo, in attesa di schierarsi, oltre ad altre che sono pronte a vedere la luce al momento dell’ufficializzarsi delle candidature.

Partendo da destra c’è Difendere Lucca, che il suo candidato, in caso di mancato accordo (su Leone o Santini per la corsa sindaco), ce l’ha in Fabio Barsanti, pronto anche alla corsa in solitaria con la quale ha fatto il pieno cinque anni fa. Tante le opzioni in casa SiAmo Lucca che ha come candidato naturale il suo leader, Remo Santini: la scelta di Pardini aveva subito fatto storcere il naso agli esponenti della civica, che a una coalizione di centrodestra con l’ex presidente di Lucca Crea come leader potrebbero preferire una corsa in solitaria se non addirittura un terzo polo allargato a diverse esperienze.

Anche Lucca2032, la lista civica nata intorno alla candidatura di Mario Pardini, potrebbe correre da sola con l’obiettivo di entrare in consiglio comunale se non si dovessero scioglierei i nodi del destra-centro, centro-destra o terzo polo. La sua candidatura è ormai in campo, a questo punto è da capire con chi si formalizzeranno.le alleanze e se l’imprenditore sarà o meno il candidato sindaco oppure l’alleato forte di un altro nome da lanciare per la corsa a Palazzo Orsetti.

Intorno alla polemica contro il progetto alla Manifattura Sud, poi, sono nate due liste: Progetto Lucca e Lista Civile, che hanno lanciato l’architetto Elvio Cecchini come candidato sindaco. Liste e movimenti che potrebbero alternativamento confluire su Mario Pardini e il centrodestra o rafforzare le liste di un terzo polo che attende anche le possibili mosse dell’attuale sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro.

La stessa posizione di attesa è quella “liberal-progressista-democratica” della lista Impegno Civico per Lucca fatta nascere dall’ex assessore Celestino Marchini dopo la defenestrazione dalla giunta Tambellini per il mancato voto sul progetto Fondazione-Coima Sgr per la manifattura sud.

A queste realtà in cerca di autore, o meglio di candidato unitario, si aggiungerebbero, come detto, anche alcune liste civiche in grado di attrarre anche pezzi tradizionali di centrodestra e centrosinistra, da pezzi di Fratelli d’Italia a transfughi del Partito Democratico.

Ci sono, poi, i due partiti di centro molto attivi in fase di avvicinamento alla campagna elettorale: Italia Viva e Azione. Entrambi non hanno fatto mistero di voler aspettare fino all’ultimo le eventuali decisioni di Giorgio Del Ghingaro, ma Mario Pardini, con cui hanno a lungo dialogato, potrebbe rappresentare un nome su cui confluire, anche qualora si verificasse una possibilità di ‘campo largo’ di centrodestra, se il sindaco di Viareggio dovesse decidere di non scendere in campo nel capoluogo.

A un’operazione ‘modello Seravezza’ si dimostrerebbe interessata poi anche Forza Italia, specie se a governare questa grande coalizione ci fosse Giorgio Del Ghingaro che con il senatore Mallegni non ha mai nascosto di intrattenere rapporti stretti.

Grande è la confusione sotto il cielo, verrebbe da dire usando una celebre citazione, la situazione (per qualcuno) è eccellente. Perché aperta a una serie di soluzioni che rendono ancora più incerta la campagna elettorale per la conquista di Palazzo Orsetti dopo dieci anni di amministrazione Tambellini

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