Di Vito: “Doveroso chiedere chiarezza sui tafferugli dopo Lucchese Reggiana”

Il consigliere di SìAmo Lucca: "E' il sindaco a doversi interfacciare con il prefetto e capire come sia potuto accadere"

“E’ corretto chiedere al sindaco chiarimenti su come si sono verificati” i tafferugli dopo la partita Lucchese Reggiana di venerdì sera scorso.

A ribadirlo è il consigliere comunale di SìAmo Lucca, Alessandro Di Vito, che replica alle parole del collega del Pd, Dinelli: “Il consigliere – dice Di Vito – molto probabilmente non è stato attento alla raccomandazione che ho fatto in consiglio comunale e con la quale, dopo gli episodi avvenuti al termine della partita Lucchese-Reggiana, mi sono rivolto al sindaco in quanto ufficiale di governo che si interfaccia con il Prefetto sulla sicurezza e l’ordine pubblico: concorrendo ad assicurare la cooperazione con le forze di polizia come avviene in tutti gli eventi sportivi e non sportivi”.

“E’ corretto chiedere al sindaco chiarimenti su come si siano verificati i fatti e come sia stato possibile che gli stessi abbiano interessato un area così vicina alle mura urbane  – specifica Di Vito -. Nella raccomandazione veniva inoltre richiesto il coinvolgimento del prefetto affinchè si faccia chiarezza sulle responsabilità oggettive sui disordini, per capire le criticità organizzative, prevenire nuove violenze in futuro (considerato che oltre a spranghe e mazze sarebbe stata lanciata anche una bomba carta). La finalità del mio intervento è dunque mirata a capire, riflettere e valutare se siano stati fatti errori. Ricordo che, in passato, le tifoserie erano raggruppate e ben scortate, nessuno poteva uscire dai confini disposti dall’autorità di polizia e gli stessi afflussi /deflussi dallo stadio prevedevano percorsi ben precisi. Credo che le autorità, sindaco compreso, debbano fare una riflessione per assicurare sicurezza alla città”.

Di Vito sottolinea di ritenere che il  questore sia una figura maggiormente tecnico-operativa. “Da qui ne deriva, nella raccomandazione presentata in qualità di consigliere Comunale, l’invito al sindaco di interfacciarsi con il prefetto, proprio perché siamo nell’ambito di una interlocuzione politico amministrativa  – conclude Di Vito – Ricordo al consigliere Dinelli del Pd che considero fuori luogo il suo invito, che fomenta l’odio sociale tipico della sinistra, a chiedere informazioni al consigliere Barsanti. Questo modo di fare politica non mi appartiene, per cui la rinvio al mittente, ricordandogli che la raccomandazione è rivolta al sindaco e a chi governa l’amministrazione, non ai singoli componenti dell’assemblea”.

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