Addizionale comunale Irpef, cala la quota massima

L'ente si adegua ai nuovi scaglioni nazionali. Ricorsi vinti davanti al giudice di pace: Palazzo Orsetti dovrà pagare oltre 1700 euro

Variati, sulla base della nuova normativa nazionale, gli scaglioni di reddito ai fini Irpef su cui calcolare l’addizionale comunale. Secondo le norme del legislatore nazionale, infatti, la tassa esigibile dai singoli Comuni deve essere commisurata agli scaglioni esistenti.

Se ne è parlato oggi in commissione bilancio del Comune di Lucca dove la pratica è stata esposta dal dirigente Lino Paoli, che ha sottolineato la necessità di modificare un mero errore materiale della pratica, e dall’assessore e vicesindaco Giovanni Lemucchi.

“L’operazione – hanno spiegato – è stata quella di eliminare l’aliquota massima dello 0,80 per cento ed applicare lo 0,79 per i redditi dai 50mila euro in poi”.

In commissione si è parlato anche del riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio per un totale di 1767,09 euro, derivante dalla soccombenza del Comune di Lucca davanti al giudice di pace per alcuni ricorsi a multe elevate per violazione del codice della strada: in un caso si è trattato di difetto di notifica (arrivata oltre i 90 giorni), in un secondo caso del mancato riconoscimento delle motivazioni del verbale (intralcio alla circolazione stradale). In un terzo caso un soggetto multato per violazione alle normative sui trasporti eccezionali in corso di udienza è risultato avere tutte le autorizzazioni necessarie. Il giudice ha condannato il Comune anche al pagamento delle spese processuali, oltre a rifondere la quota della multa comminata e gli interessi maturati.

Entrambe le pratiche hanno ricevuto l’ok della maggioranza e il non voto dei componenti dell’opposizione (Marco Martinelli per Fratelli d’Italia ed Enrico Torrini per Lucca2032).

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