Lucca 2022, il Movimento 5 stelle lancia l’appello al terzo polo: “Noi ci siamo”

Il consigliere pentastellato: "Salviamo la città da un'emergenza democratica nel nome della partecipazione"

C’è un’emergenza democratica in città“. È da questo presupposto che parte l’appello del consigliere Massimiliano Bindocci – e del Movimento 5 stelle di Lucca – alle forze civiche e a un terzo polo ancora in fase di costruzione, per un’ipotetica coalizione contrapposta sia al centrosinistra sia al centrodestra (appena strutturatosi attorno alla figura di Mario Pardini), in vista delle prossime elezioni amministrative, fissate al prossimo 12 giugno.

Una richiesta che prende forma sulla scia delle azioni legali intraprese dal Comune sia nei confronti del comitato di San Concordio, sia dal primo cittadino nei confronti dello stesso consigliere che ora, pur organizzandosi con una propria lista in vista della competizione elettorale, si dice pronto ad allargarne i confini e disposto a fare un passo indietro per provare a mettere in piedi un’unica alleanza basata sulle esperienze di partecipazione portate avanti negli ultimi mesi, prima fra tutte Lista civile con Elvio Cecchini candidato e i diversi comitati, ma il Movimento non esclude la possibilità di dialogo neanche con la lista Ambiente e giustizia civile – che già ha fatto il nome di Aldo Gottardo – e con i partiti centristi, per avere più competitività a livello elettorale, consapevoli anche delle difficoltà che i 5 stelle stanno attraversando a livello nazionale.

“Noi vorremmo al di là degli schieramenti di apparato di centrodestra e di centrosinistra ci fosse un’alternativa e invitiamo tutte le forze e le personalità a metterci insieme per fare davvero il terzo polo e rappresentare la partecipazione, i più deboli e la democrazia. Ci riferiamo a Lista Civile di Giorgi e Cecchini, a Siamo Lucca di Di Vito e Santini, a Gottardo con i rossi verdi, ai movimenti civici vicino a Celestino Marchini, a Gemma Urbani, a Giorgio Lazzarini, ai Comitati di San Concordio con Clara Mei, ai Comitati Sanità, al Comitato Centro Storico con Casotti, ai Comitati per salvare la Manifattura ed alle varie realtà che ora non cito e me ne scuso, ma che sono presenti attivamente nel territorio.  A Lucca c’è una emergenza democratica straordinaria, ed occorre una azione politica straordinaria, che impone di superare ogni divisione, è necessario metterci insieme con un unico candidato sindaco sorretto anche da diverse liste per liberare Lucca. Quindi mettiamo da parte le candidature espresse, i veti incrociati, gli orgogli di appartenenza, le riserve di varia natura e costituiamo un terzo polo che realmente si distingua da questa politica locale. Un terzo polo che viene da Lucca e non da Viareggio, e che non guarda al candidato sindaco, che a noi personalmente non interessa e per il quale saremmo disposti a fare passi indietro – spiega Bindocci -. Questo è l’appello che facciamo per salvare la città da un’emergenza democratica, per dare il diritto ai comitati di dire la loro in un clima di partecipazione, democrazia e trasparenza”.

La volontà del Movimento 5 Stelle è quindi quella di trovare una soluzione condivisa per presentarsi in maniera più incisiva alla tornata elettorale, data anche un’incompatibilità di programma con il Pd che ha stroncato un’ipotetica alleanza sul nascere, ben prima delle ultime vicende legali.

“Se così non fosse ci presenteremo con una nostra lista – sottolinea Bindocci -. Meglio certo sarebbe convergere tutte queste forze in un’unica coalizione senza pensare al candidato sindaco: non deve essere né un nome né un simbolo a dividerci: a livello nazionale ci siamo alleati sia con Renzi che con Forza Italia, figuriamoci se a Lucca diventa un problema allargare i confini”.

Ai margini di questo invito resterebbe Difendere Lucca, che al momento sembrerebbe correre da sola, nonostante il supporto più volte manifestato dal consigliere Fabio Barsanti nei confronti di Massimiliano Bindocci.

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