Dalle periferie alle infrastrutture fino al recupero dei grandi contenitori, Raspini lancia il programma: “Voglio una Lucca protagonista in area vasta ma anche attenta ai suoi paesi” foto video

Passaggio di consegne simbolico con il sindaco Tambellini. Al cinema Centrale i progetti per 8 temi principali scritti insieme ai cittadini ai tavoli sul territorio

Lo scontro politico sulle elezioni amministrative, che si terranno a Lucca il 12 e il 13 giugno, entra nel vivo e si parla di programmi elettorali. A rompere gli indugi è Francesco Raspini, reduce dalle primarie di partito e lanciato nella corsa verso la sedia di palazzo Orsetti, che stamani (9 aprile) al cinema Centrale, ha presentato le linee programmatiche per la Lucca del future, scritte insieme ai cittadini durante i tavoli di lavoro sul territorio per condividere il più possibile la rotta. Alla riunione hanno partecipato numerose personalità della politica lucchese provenienti dagli ambienti civici e di centrosinistra, come il sindaco uscente Alessandro Tambellini, accolto da molti applausi, che con un discorso di apertura ha sancito simbolicamente il “passaggio di testimone” a Francesco Raspini, suo assessore durante i dieci anni di mandato al governo della città e ora candidato a succedergli. ”

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“Vi ringrazio per il grande applauso ricevuto, mi fa molto onore – dice il sindaco Tambellini -, ricordo i primi passi della nostra amministrazione, abbiamo cercato dare comunque una continuità al lavoro fatto dalla precedente giunta, perché è questo il modo di fare della politica, non si può non tenere conto di chi c’è stato prima. Il ruolo del politico è complicato ed è quello di decidere, abbiamo sempre cercato di farlo in buona coscienza guardando ad un interesse collettivo, anche quando sembrava in contrasto con il volere di molti. Abbiamo cercato di lasciare il segno del nostro tempo, con attenzione a quello che avevamo intorno e noi pensiamo che oggi ci sia bisogno di proseguire questo lavoro. Per cui auguro a voi tutti una bella campagna elettorale per far eleggere Francesco Raspini a sindaco della città per i prossimi 10 anni per proseguire il lavoro portato avanti fino a qui”.

“In questa giornata presentiamo i punti programmatici che sono usciti dal lavoro degli otto tavoli che abbiamo lanciato a inizio febbraio assieme alla cittadinanza – dichiara Francesco Raspini -. E’ un lavoro che dura da molte settimane, ci sono state tantissime riunioni con il coinvolgimento di oltre 300 persone, che si sono iscritte. Quindi, un programma partecipato, un programma scritto con il contributo dei tanti simpatizzanti e militanti, ma anche di semplici cittadini e questa è una ricchezza che il centro-sinistra mette a disposizione della città. Sono molto soddisfatto perché è veramente un bel inizio”.

Il programma elettorale del candidato sindaco per il centrosinistra, Francesco Raspini si divide in otto temi principali, emersi dagli otto tavoli di incontro con i cittadini, gli argomenti trattati sono: le periferie e le persone, i diritti con il sociale, famiglie e lavoro, la promozione sportiva, la salute come bene comune, lo sviluppo, l’innovazione e la mobilità sostenibile con le infrastrutture, la cultura, la promozione turistica e i grandi eventi, l’ambiente come tema centrale e la scuola e la formazione.

“Lucca è una città che deve innanzitutto guardare al suo contesto di riferimento – spiega Raspini -, che in primo luogo è la Piana e la sua provincia. Occorre però guardare anche oltre, in direzione all’area vasta Lucca, Pisa e Livorno, che è un grande spazio urbano che ha in comune nomi, infrastrutture e servizi, e che insieme può crescere può svilupparsi e può consolidarsi non solo in Toscana, ma in tutta Italia. Per governare un comune come Lucca non serve solo guardare in alto alla visione che abbiamo del nostro futuro, ma serve anche tenere lo sguardo a terra, perché Lucca è una città fatta di 84 paesi e frazioni ognuna con le sue esigenze con le sue caratteristiche con i suoi bisogni particolari quotidiani. Un sindaco che amministra una realtà così complessa, deve contemporaneamente guardare verso l’alto e verso i problemi del quotidiano. Non sarà facile, ma il centrosinistra ha le forze capacità l’esperienza per riuscirci”.

“Abbiamo resistito meglio di altri alla pandemia – ha detto Raspini – grazie alle nostre industrie che generano posti di lavoro buoni e solidi. Allo stesso tempo la guerra, che rischia di mettere in ginocchio la produzione, è un rischio più grave per noi. Nelle infrastrutture è necessario spingere a tutti i livelli per il loro completamento. Soprattutto le due direttrici ferroviarie – quella con Firenze e la futura metropolitana di superficie Lucca Pisa Livorno – e la semplificazione della mobilità all’interno della Piana. Nella sanità: il posto di Lucca è senzaltro con Pisa e con il resto della costa. Ma in una logica di collaborazione e rispetto reciproco (no alle liste di attesa con priorità territoriali). Ma anche in una logica di tutela e valorizzazione del nostro territorio e delle professionalità che qui lavorano (ricordare i punti del tavolo. Alcune cose essenziali devono essere disponibili ovunque e funzionare bene ovunque”.

Poi Raspini ha ricordato la sfida della candidatura di Lucca a capitale della cultura nel 2026: “Il triennio di Puccini che si apre nel 2024 sarà la grande occasione di posizionare non solo Lucca, ma tutto il suo territorio, al centro dellattenzione nazionale. Ed è qui che si inserisce la sfida e il sogno di lavorare da oggi per proporre Lucca capitale della cultura 2026 come capoluogo di una provincia – di tutta la provincia – che può e deve affrontare e raggiungere questo grande obiettivo: una strada da percorrere insieme, perché questa è la possibilità di promuovere tutti i comuni della provincia di Lucca”.

Il fatto che elezioni amministrative siano accomunati dai referendum sulla giustizia, tanto voluti dal centrodestra, può rivelarsi un modo per portare al voto persone alle urne e rimpinguare i voti del candidato da loro sostenuto?
“No, assolutamente no – dice Francesco Raspini -. Anzi, ci auguriamo che il 12 giugno sia una festa di democrazia, che ci sia la più alta affluenza possibile, perché i cittadini legittimino con la loro scelta l’amministrazione che sarà in carica per i prossimi cinque anni”.

Dopo l’intervento del sindaco Tambellini, il candidato sindaco Raspini ha presentato i punti principali venuti fuori dai tavoli e partendo dalle periferie e dalle persone. “Emerge – ha detto Raspini riguardo ai paesi – una domanda di cura, decoro, presenza fisica e attenzione ai problemi specifici.  Ma, soprattutto, di coinvolgimento e rappresentanza. Specialmente nei territori più periferici. Ecco perché vogliamo ricostruire i consigli di quartiere sullesempio delle circoscrizioni. Ed ecco perché è importante riportare sui territori lontani dal centro funzioni e servizi a partire da quelli sociali, demografici e polizia municipale“.

“Ma Lucca – avverte Raspini – non è un’isola. Per costruire il futuro, non serve solo avere buone idee come se vivessimo nel vuoto e non fossimo condizionati da quello che accade intorno a noi. Serve la capacità di stare dentro le sfide del presente e del futuro. Il mondo e i suoi problemi bussano anche da noi e una città come Lucca, tradizionalmente aperta al mondo, con la storia di una capitale, deve avere una classe dirigente in grado di farsi trovare pronta. Da un lato il piano nazionale ripresa e resilienza: le priorità sono già tracciate, i progetti fatti o in corso di realizzazione. Serve attuare quanto abbiamo immaginato (impianti sportivi, mobilità e infrastrutture, dissesto idrogeologico). Ma soprattutto la tragedia della guerra con lincertezza che ne è derivata. La crisi economica che torna, i rincari delle materie prime. Le difficoltà per i cittadini e imprese in un quadro molto difficile anche per gli enti locali”.

Ad affrontare, nello specifico, il tema del sociale, delle famiglie e del lavoro è intervenuta Valeria Giglioli che ha lanciato l’idea di 100 nuovi alloggi per il diritto all’abitare, con interventi sull’edilizia residenziale pubblica e il potenziamento dei centri per l’impiego sul lavoro.
A presentare la dimensione dello sport è stata Patrizia Pecchia, la quale ha sottolineato che lo sport è un diritto di tutti, affidandosi all’intervento delle società sportive per diffonderlo ai cittadini. Non mancano tra i progetti, la realizzazione di nuovi impianti sportivi per una cifra intorno ai 20 milioni di euro, come un palazzetto per le attività motorie e un altro da 600 posti per il basket. Si è parlato anche di recupero di alcuni impianti come quello della palestra Bacchettoni, della palestra di san Lorenzo a Vaccoli e dei campi dell’acquedotto.

Cristina Petretti ha parlato della salute come bene comune, immaginando un recupero degli edifici del Campo di Marte per farlo diventare in futuro Casa di comunità e ospitare anche un distaccamento della facoltà infermieristica dell’università di Pisa.

Lo sviluppo, l’innovazione, la mobilità sostenibile e le infrastrutture sono state esposte da Gabriele Bove, che ha spiegato l’importanza del futuro asse urbano e del nuovo ponte sul Serchio all’interno di una scelta urbanistica volta decongestionare il traffico intorno a Lucca. Pronti anche interventi per la rivalutazione del centro storico, con particolare interesse per l’area del Mercato del Carmine, via sant’Andrea, via Guinigi fino a raggiungere piazza san Francesco.

“Lucca in questi anni ha avuto una spinta turistica culturale impressionante – ha detto Gianni Del Carlo –, concentrando gli eventi su tutto l’arco dell’anno coinvolgendo anche le periferie e non puntando solo su un genere musicale come la musica classica, ma spaziando maggiormente. I grandi eventi sono e rimarranno al centro del panorama culturale della città, Lucca capitale dei fumetto e della musica, grazie ai Comics e come patria di Puccini”.

Uno dei punti più importanti del programma elettorale di Raspini è l’ambiente, spiegato da Alessio Ciacci, Lucca si avvia ad azzerare le emissioni inquinanti, con una strategia volta incrementare l’efficientamento energetico per gli edifici pubblici entro il 2030. più alberi, più parchi e maggiore biodiversità, Lucca punterà nel futuro ad essere più verde.

Sulla scuola e la formazione doveva essere presente Elena Baroni, ma per impegni indipendenti dalla sua volontà non è ha potuto partecipare e al suo posto ha esposto i risultati del tavolo Chiara Martini. Parola d’ordine incrementare l’offerta degli asili nido, favorendo la nascita di nuove strutture e agevolazioni per le famiglie. Occorre risolvere anche il grande problema delle strutture scolastiche, che nella piana mancano, bisogna individuare e ristrutturare degli immobili dove trasferire provvisoriamente gli studenti in caso di importanti lavori di edilizia scolastica, evitando di interrompere le lezioni.

All’assemblea pubblica hanno anche partecipato molti esponenti tra candidati e politici locali, tra di loro a presentare il sostegno a Francesco Raspini è intervenuto anche il senatore Andrea Marcucci: “Il centrosinistra a Lucca – ha detto – ha le carte in regola per vincere le prossime amministrative del 12 giugno. Un candidato giovane e con alle spalle esperienze significative, scelto dai cittadini con le primarie, Francesco Raspini, una coalizione unita ed idee chiare e concrete sul futuro della città. Un percorso trasparente, un traguardo possibile”.

Erano presenti anche l’assessore regionale Stefano Baccelli, i consiglieri regionali, Valentina Mercanti e Mario Puppa, i sindaci di Altopascio, Sara D’Ambrosio, e di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti, il vicesindaco di Capannori, Matteo Francesconi, la sindaca di San Romano in Garfagnana, Raffaella Mariani e molti assessori e consiglieri di Lucca e degli altri Comuni della Piana e della Valle del Serchio.

Ed ora dunque, l’ultimo rush della campagna elettorale può iniziare. Serviranno, dice lo stesso Raspini, “nervi saldi, conoscenza della macchina amministrativa, conoscenza dei problemi, obiettivi chiari per risolverli, ma soprattutto unità e coesione fra noi”. Poi, la stilettata al centrodestra: “Unità e coesione che mancano al centrodestra che ha litigato sulla pubblica piazza per mesi – ha detto Raspini -, mettendo in scena un indecoroso teatrino per la scelta del candidato finendo per convergere, alla fine, sullo stesso candidato già definito come inadeguato da coloro che oggi a malincuore si sono convinti a sostenerlo.  Una compagine che rischia di saltare in aria sulle proprie contraddizioni proprio nel momento peggiore, in un momento delicatissimo in cui invece c’è bisogno di solidità e serietà, non certo di esperimenti.  Questa è la posta in gioco. Il successo o linsuccesso dipendono da noi. Da quello che faremo nei prossimi 60 giorni”.

“Non si vince – ha concluso Raspini – specchiandosi, ma dimostrando di meritare la vittoria. Dobbiamo lavorare senza sosta, frazione per frazione, casa per casa, per convincere chi è indeciso e anche chi non la pensa come noi che meritiamo la fiducia dei lucchesi. Convincerli che noi sapremo rendere concrete, reali, le cose di cui abbiamo parlato. E lo dobbiamo fare tutti. Tutti quanti insieme. Perché la politica non è l’uomo solo al comando, ma una grande esperienza collettiva come quella che abbiamo vissuto stamani, che stiamo già vivendo in queste settimane”.

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