Bufera Sistema Ambiente, Torrini (Lucca 2032): “Fatto grave, ormai i cittadini sono rassegnati”

Il candidato: "L’ascolto e la partecipazione non devono essere slogan buttati là solo per rastrellare voti"

“Il servizio di Striscia La Notizia, che ha verificato a Lucca con le sue telecamere una movimentazione di rifiuti nel cantiere della nuova sede di Sistema Ambiente (il cui progetto fu presentato in pompa magna nel dicembre 2020 proprio dal candidato sindaco Francesco Raspini, allora assessore all’ambiente), pone ulteriormente l’accento su alcune criticità dell’amministrazione di centrosinistra riguardo ai temi ambientali”.

Dopo l’uscita del servizio della nota trasmissione televisiva, non si fa attendere anche la nota di Enrico Torrini di Lucca 2032: “L’ambiente – prosegue – il famoso ‘Green’ al centro dei progetti del Pnrr per il futuro – che assieme a temi trasversali come cultura ed inclusione, sono spesso sbandierati come esclusiva ideologica di alcune parti politiche tipo il Pd, si rivelano spesso solo slogan elettorali. Infatti poi accade quanto documentato da Striscia – in diretta nazionale su Canale 5 – anche nel nostro Comune di Lucca. Accade durante una campagna elettorale iniziata ormai da metà 2021, quando è stato esautorato l’assessore Celestino Marchini lasciando spazio al rampollo della sinistra lucchese Francesco Raspini nell’assessorato di maggior visibilità per la corsa alle urne, quello dei lavori pubblici, che consente di essere presente al taglio di tutti i nastri, anche quelli che non ci sono, dagli asfalti (riusciti male), alle ristrutturazioni e riqualificazioni dell’ultimo minuto, dopo aver lasciato la patata bollente della delega della ‘Sicurezza e ambiente’, ovvero Polizia municipale e Sistema ambiente, all’assessore Valentina Simi”.

“Dopo – commenta Torrini – mi sono domandato di cosa avessero parlato nel convegno esclusivo (lo ritengo tale, poiché non mi è arrivato alcun invito) di qualche giorno fa, alla chiesetta dell’alba denominato Ambiente futuro, speriamo almeno sia servito a qualcosa. Quanto emerso nel servizio di Chiara Squaglia è un fatto abbastanza grave, per inquinamento del suolo e dell’aria, mentre le attività produttive locali vengono tartassate per i giusti adempimenti ambientali, mentre la società partecipata dal Comune di Lucca (quella che fa le multe se sbagli sacchetto della differenziata) contro norma, agisce indisturbata arrecando pregiudizio di vivibilità ai cittadini di San Pietro a Vico”.

“È triste inoltre – si legge nella nota – constatare che i cittadini si siano dovuti rivolgere a Striscia la Notizia, questo significa che si respira un’aria di rassegnazione, forse complici le denunce subite dal comitato di San Concordio che ha tentato di difendere il proprio ecosistema. È altresì grave che Striscia la Notizia risolva e la politica resti al palo inconcludente, successe già quando raccomandavo settimanalmente il ponticello di Balbano, per il quale ricevevo ‘eccezioni bilancistiche’ (non ci sono soldi), poi arrivò Canale 5 ed il ponte magicamente tornò alla stabilità che meritava”.

“È evidente che il cittadino è rassegnato, brutto sentimento quello della rassegnazione, quando è presente si smette di combattere, si smette di votare, si smette di appassionarsi e ci si affida a terzi che possano difenderci ed aiutarci. L’ascolto e la partecipazione – conclude – non devono essere slogan buttati là per rastrellare voti, l’amministrazione deve tornare a riconoscere come interlocutore la gente che vive sui luoghi dove vengono eseguite le opere, altrimenti si arriva allo scontro e all’insoddisfazione con i cittadini. Lucca non può essere gestita con l’improvvisazione. È tempo di cambiare. I lucchesi potranno finalmente farlo il 12 giugno alle urne”.

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