Taglio degli organici e delle classi, Bianucci (Sinistra Con) invita alla mobilitazione

Il consigliere comunale: "Rischiamo aule con fino a 31 studenti, da posizionare tra l’altro in spazi non assolutamente idonei ad un tale sovraffollamento"

Una mobilitazione del territorio per scongiurare il taglio delle classi e degli organici della scuola, previsti nel territorio del comune di Lucca e dell’intera provincia. Lo chiede il consigliere comunale di Sinistra con Daniele Bianucci, raccogliendo l’appello lanciato dalla Cgil scuola.

“Dicevamo che dovevamo uscirne meglio, e che la pandemia e i suoi effetti ci avrebbero convinto sulla necessità di porre finalmente e di nuovo l’attenzione su scuola, sanità, ambiente e beni comuni – sottolinea Daniele Bianucci – Ed invece, le notizie che ci arrivano dal mondo della scuola, per il prossimo anno scolastico, certo non confortano: con tagli degli organici, derivati dall’applicazione dei criteri emanati dal ministero, che nella pratica significano la bocciatura di dieci classi (dalle materne alle superiori) solo nel Comune di Lucca rispetto a quelle richieste dagli istituti, di ben 49 classi in tutta la provincia e il ritorno alle cosiddette “pluriclassi”. In tre anni, gli organici dei docenti registrano un taglio di circa ottanta unità. A settembre prossimo, a Lucca rischiamo classi con fino a 31 studenti, da posizionare tra l’altro in spazi non assolutamente idonei ad un tale sovraffollamento. Bene ha fatto, quindi, il segretario generale della Cgil scuola Antonio Mercuri a lanciare l’allarme, e sono convinto che occorra una forte mobilitazione del territorio, per scongiurare questa prospettiva”.

“Il taglio degli organici e delle classi ferisce, perché si abbatte su un mondo, quello dell’educazione e della scuola, già fortemente provato da questi anni di pandemia – prosegue Bianucci – La didattica, con le sospensioni e la Dad, è stata colpita ripetutamente, e sono stati proprio i nostri bambini e i nostri ragazzi a pagare il prezzo più grande di una socialità praticamente azzerata. In gioco c’è quindi la coerenza con quanto abbiamo detto per mesi e mesi: che avremmo fatto di tutto per garantire agli studenti il pieno recupero di quanto perduto per colpa della pandemia; che avremmo valorizzato il sacrificio compiuto dai docenti e da tutti gli operatori durante i periodi più duri. Infine, purtroppo, dobbiamo avere chiaro che il pericolo del Covid non è alle spalle: come si può pensare, quindi, di riempire le aule a dismisura, con classi sovraffollate?”.

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