“No al taglio delle classi”, Sinistra con lancia la mobilitazione

Appuntamento giovedì prossimo (19 maggio) alle 18 nell’auditorium dell’Agorà

No al taglio delle classi e degli organici, sì alla scuola bene comune”. È questo l’appello che la lista Sinistra con Lucca fa partire con l’iniziativa pubblica in programma giovedì prossimo (19 maggio) alle 18 nell’auditorium dell’Agorà: a confrontarsi per una mobilitazione contro la riduzione prevista di 49 classi sul nostro territorio (di cui dieci nel Comune di Lucca), e anche sui progetti per costruire una scuola di qualità, saranno l’assessore di Capannori Francesco Cecchetti, il segretario di Cgil scuola Antonio Mercuri e la rappresentante di Cgil scuola Giovanna Guastini. A coordinare l’incontro, il candidato consigliere Daniele Bianucci; porterà i suoi saluti il candidato sindaco Francesco Raspini.

“Il nostro impegno è per una mobilitazione per scongiurare il taglio delle classi e degli organici della scuola, previsti nel territorio del comune di Lucca e dell’intera provincia – sottolinea Daniele Bianucci -. Dicevamo che dovevamo uscirne meglio, e che la pandemia e i suoi effetti ci avrebbero convinto sulla necessità di porre finalmente e di nuovo l’attenzione su scuola, sanità, ambiente e beni comuni. Ed invece, le notizie che ci arrivano dal mondo della scuola, per il prossimo anno scolastico, certo non confortano: con tagli degli organici, derivati dall’applicazione dei criteri emanati dal ministero, che nella pratica significano la bocciatura di dieci classi (dalle materne alle superiori) solo nel comune di Lucca rispetto a quelle richieste dagli istituti, di ben 49 classi in tutta la provincia e il ritorno alle cosiddette ‘pluriclassi’. In tre anni, gli organici dei docenti registrano un taglio di circa ottanta unità. A settembre prossimo, a Lucca rischiamo classi con fino a 31 studenti, da posizionare tra l’altro in spazi non assolutamente idonei ad un tale sovraffollamento. Bene ha fatto, quindi, il segretario generale della Cgil scuola Antonio Mercuri a lanciare l’allarme, e sono convinto che occorra una forte mobilitazione del territorio, per scongiurare questa prospettiva”.

“L’iniziativa pubblica, a cui invitiamo docenti, operatori, studenti e genitori, intende essere un passo per realizzare una grande mobilitazione per scongiurare questi rischi – spiega Bianucci – e intendiamo anche confrontarci su quanto è possibile fare per costruire un’alternativa: per una scuola di qualità, intesa finalmente da tutti come un bene comune da salvaguardare e potenziare”.

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