Petretti (Pd): “Dal Pnrr opportunità per la sanità: a Lucca ematologia da potenziare”

La candidata al consiglio comunale per il Pd: "Priorità gli ospedali di comunità e il potenziamento dell'assistenza domiciliare"

Case e ospedali di comunità, potenziamento dell’assistenza domiciliare, telemedicina. Obiettivi che il Pnrr individua nella missione ‘Salute’ e che “dovranno tradursi in politiche territoriali consapevoli ed efficaci”. A fare il punto è la consigliera comunale con delega alla sanità Cristina Petretti, candidata nella lista del Partito Democratico per Francesco Raspini sindaco. 

“Oggi, grazie alle risorse messe a disposizione dal piano nazionale di ripresa e resilienza, ci viene offerta un’opportunità unica e irripetibile per potenziare l’offerta della rete dei servizi socio-sanitari territoriali. A Lucca – dice Petretti – sono previsti interventi nel complesso di Campo di Marte, sede elettiva della futura Casa di comunità come indicato dal Pnrr, con finanziamenti dedicati alla messa a norma antisismica dell’edificio C per potenziare le cure intermedie e l’hospice, e interventi di adeguamento dell’edificio A per l’ampliamento degli ambulatori specialistici e il trasferimento del centro prelievi, attualmente locato in una struttura non idonea”.

“In prospettiva, sempre a Campo di Marte – continua Petretti – saranno individuati spazi per accogliere la sede distaccata della facoltà infermieristica dell’Università di Pisa e per la diagnostica base. Ma al di là degli interventi strutturali e tecnologici per una piena riorganizzazione dei servizi socio-sanitari territoriali dovranno essere garantite le risorse umane necessarie e dovrà compiersi un importante investimento in formazione. Aspetti, questi, non finanziati dal Pnrr”.

“Sappiamo che il nuovo modello di cura del sistema sanitario nazionale – spiega Cristina Petretti – prevede, secondo regolamento, una riduzione dei posti letto ospedalieri e un sistema basato, da un lato, sull’interazione tra i tre tipi di ospedali previsti, da quelli di piccole dimensioni (di prossimità) a quelli di alta specializzazione e, dall’altro sull’integrazione della rete ospedaliera con i servizi territoriali. Anche sul nostro territorio occorre ridefinire con precisione le funzioni delle tre tipologie di ospedale previste e, in particolare, l’equa distribuzione delle specialità per singola sede ospedaliera”. Petretti approfondisce: “Fra i servizi specialistici particolarmente in sofferenza ci sono quelli di ematologia clinica, fortemente depotenziati con grave disagio dei pazienti. È urgente una riorganizzazione che assicuri la presenza costante di due ematologi e la disponibilità di almeno due letti di day hospital. Altrettanto prioritario è l’ampliamento strutturale del pronto soccorso del San Luca, per migliorare non solo l’accoglienza dei pazienti ma anche la sicurezza e la qualità del lavoro degli operatori sanitari”.

“L’invecchiamento della popolazione inoltre – osserva Petretti – sta determinando un cambiamento dei bisogni. In primis pertanto dovrà essere considerato il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta nei nuovi assetti organizzativi, così come l’infermiere di famiglia. Ma anche lo sviluppo dei consultori, orientati anche alla medicina di genere, il potenziamento dei servizi di salute mentale, con la presenza dello psicologo di comunità, le farmacie come servizi di prossimità e il ruolo determinante del terzo settore nel sistema socio-sanitario territoriale”.

“Si vanno delineando nuove sfide e un nuovo ruolo che il sindaco, in qualità di garante della comunità che rappresenta, deve assumere nei confronti dei gestori tecnico-amministrativi delle politiche della salute, cioè le aziende sanitarie e la Regione. Il sindaco – sostiene Petretti –  dovrà diventare sempre più protagonista ed esigente nella programmazione e nell’organizzazione dei servizi che interessano la salute delle persone. Dovrà esercitare una costante politica di ascolto, per avere sempre il polso dei bisogni del proprio territorio e delle criticità emergenti. È questo che i cittadini si aspettano. Potrà avvalersi di un osservatorio permanente, composto da figure con specifiche conoscenze e competenze, in grado di leggere i bisogni che mutano per generazioni, luoghi, fasce sociali, genere, condizioni lavorative, ambientali, di sicurezza. Un supporto che consentirà al sindaco del capoluogo di disporre di tutti gli elementi necessari a svolgere il proprio ruolo ai vari livelli della Conferenza dei sindaci, in un’ottica non solo comunale ma di ambito territoriale”.

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