Del Ghingaro a due settimane dal voto: “A Lucca serve discontinuità, non voterò per il candidato Pd ma per il cambiamento”

Il primo cittadino di VIareggio, a lungo in predicato di una candidatura nel capoluogo: "Dai dem solo offese mancate promesse, menzogne irrispettose sulla mia persona. La mia scelta rimane nell'ambito del centrosinistra"

“Un voto per il cambiamento”. È quello che esprimerà Giorgio Del Ghingaro, attuale sindaco di Viareggio, alle prossime elezioni amministrative. “Lucca e la sua comunità hanno bisogno di discontinuità”, dice.

“Da circa venti anni abito a Lucca – spiega Del Ghingaro – dal doppio svolgo la mia attività professionale nella stessa città. Anche per questo, oltre che per l’esperienza amministrativa maturata in questi anni da sindaco, credo di avere qualche elemento per esprimere il mio pensiero sulle prossime elezioni amministrative. Tralascio gli attacchi personali ricevuti da alcuni esponenti del Pd lucchese, alcuni davvero beceri e offensivi, tralascio le parole dell’attuale sindaco che mi ha definito in maniera dispregiativa, un “uomo del contado”, appellativo che mi onora perché non provengo da una famiglia blasonata, ma da una famiglia di lavoratori onesti e instancabili che mi hanno insegnato a rimboccarmi le maniche e guardare sempre avanti. Tralascio le molte parole sprecate quando si parlava di una mia possibile candidatura che, sottolineo, è stata chiesta e caldeggiata da molti esponenti della società civile, delle istituzioni, del tessuto economico, produttivo e professionale lucchese e anche da diversi importanti esponenti dello stesso Pd”.

“Mi sono chiesto spesso le motivazioni di queste sollecitazioni e la risposta è una sola parola: cambiamento – dice Del Ghingaro – Lucca, una città bellissima con un patrimonio straordinario di valori e di radici, ha bisogno e chiede una netta discontinuità dopo anni di immobilismo e di scelte che non sono state in grado di dare una svolta. Si è preferito tenere un profilo basso, lasciare nel cassetto opportunità che avrebbero impresso un’accelerazione nell’ottica della modernità e del dinamismo. Penso alla questione della ex manifattura ma anche alla trascuratezza del centro storico e dei paesi che, insieme alla città, possiedono un patrimonio paesaggistico straordinario, penso alle reiterate mancate decisioni sulle infrastrutture, penso alla scomparsa di Lucca dai tavoli decisionali regionali e nazionali”.

“Il candidato del Pd rappresenta, in questo panorama – è il commento del primo cittadino – la continuità anche se cerca di lanciare messaggi di senso opposto e si sforza, con alcuni annunci, di colmare il vuoto amministrativo di questi dieci anni. In realtà è facile capire, anche dalle ultime dichiarazioni sulla futura giunta, che difficilmente potrà offrire qualcosa di nuovo in futuro. Per la prima volta alle prossime elezioni comunali quindi non voterò il Pd dal quale ormai da molti anni ricevo solo offese (e ultimamente ancora di più), mancate promesse, menzogne irrispettose sulla mia persona. La mia scelta rimarrà nel campo del centrosinistra al quale mi legano valori che non sono negoziabili, ma darà una mano a quel civismo sano capace di dare una scossa al sonno dei partiti, sempre più presi dai propri interessi e sempre meno attenti alle esigenze delle comunità. Penso sia giusto e anche coraggioso dirlo sin da ora per evitare quella pietosa questua che di solito avviene nei pochi giorni che precedono il voto, quando gli stessi esponenti del Pd che mi hanno denigrato e deriso chiedono, ad ogni elezione, un aiuto al sottoscritto (fino ad oggi ottenuto) appellandosi al mio senso di responsabilità”.

“Chi mi conosce bene sa che la carriera politica non mi è mai interessata – conclude l’intervento – altrimenti medierei quello che scrivo ed eviterei di dire ogni volta liberamente quello che penso. Chi ha vissuto con me le quattro avventure elettorali vincenti da sindaco ha constatato che i voti me li sono conquistati sempre sul campo, con il solo aiuto della mia squadra e di quelli che mi hanno dimostrato fiducia. Perciò anche questa volta non ho timore di schierarmi: il mio voto non andrà al candidato sostenuto dal Pd perché Lucca e la sua comunità hanno bisogno di discontinuità. Io non voterò la continuità, io voterò il cambiamento”.

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