Sechi (Sinistra Con): “Anche Lucca avrà la sua cucina popolare”

L'idea della candidata consigliera: "Operai, studenti e migranti potranno sedersi insieme e mangiare pagando ciascuno secondo le proprie possibilità"

“Realizzare una cucina popolare“. È questa l’idea della candidata consigliera comunale di Sinistra Con Silvana Sechi, coordinatrice dell’osservatorio dei diritti di Lucca.

“Ho partecipato ai lavori del tavolo diritti, inclusione, famiglia e lavoro, uno dei tavoli per la costruzione del programma elettorale di Francesco Raspini dove ho proposto e poi condiviso la necessità di realizzare di una ‘cucina popolare’, iniziativa già attivata in alcune città dell’Emilia Romagna – spiega Sechi -. Cos’è una cucina popolare? E’ uno spazio dove si può consumare un pasto in compagnia pagando secondo le proprie possibilità. Possibile? Sì. La sostenibilità economica di un’iniziativa di questo genere non trova spazio nel mercato, così come lo conosciamo. Questa attività è rivolta a  cittadine e cittadini che necessitano e hanno desiderio di condividere un pasto regalandosi una pausa di socialità ma che sono esclusi dall’offerta privata perché troppo costosa”.

“In particolare per la pausa pranzo operai, artigiani, studenti, disoccupati, migranti, impiegati possono sedersi insieme e mangiare cibo buono – prosegue Sechi -. È possibile attivare una stretta collaborazione tra pubblico e privato dove amministrazione comunale e enti del terzo settore svolgano ognuno la propria parte. La finalità di una cucina popolare è quella di fornire un servizio sociale, garantire il diritto al cibo e alla socialità. Un progetto che può dare l’opportunità di valorizzare le risorse alimentari del nostro territorio così ricco di produzioni agricole, coinvolgendo le piccole aziende locali contribuendo al potenziamento di un circuito virtuoso e veramente inclusivo”.

 

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