Banducci: “Barsanti si intesta a torto di aver ottenuto il restauro del monumento a Dante”

L'ex consigliere provinciale: "Ho partecipato al suo recupero fin dagli esordi e mai ho incrociato il suo nome o la sua persona"

“Fabio Barsanti si intesta, a torto, di aver ottenuto il restauro del monumento a Dante”. Così Franco Banducci commenta quanto scritto sul volantino elettorale del consigliere uscente e candidato sindaco.

“In questi giorni ho ritirato dalla mia cassetta postale il volantino elettorale per il sostegno della candidatura di Fabio Barsanti a sindaco di Lucca. In tale foglio elettorale, con mia sorpresa, viene riportata la notizia che Barsanti avrebbe ‘ottenuto il restauro del monumento a Dante’.  Ora non so se tale affermazione è riferibile, essendo Barsanti consigliere, a qualche attività svolta in consiglio comunale, anche se mi sembra di ricordare che una sua mozione in tal senso, da lui presentata, sia stata bocciata dall’assemblea Comunale, in ogni modo su tale vicenda potranno essere più precisi di me i suoi colleghi consiglieri – spiega Banducci -. E comunque Barsanti si intesta di avere ‘ottenuto il restauro del monumento a Dante’, ovviamente il monumento in questione non può essere altro che il busto del Sommo Poeta, posto sul passo omonimo dei Monti Pisani, in località Santa Maria del Giudice e di tale opera di restauro posso affermare con certezza che Barsanti non abbia fatto nulla né per ottenerla, né abbia in qualche modo partecipato per realizzarla”.

“Questa mia affermazione è suffragata dal fatto che al progetto del restauro del busto dell’Alighieri ho partecipato fin dagli esordi, a partire dalla primavera del 2020 quando feci un appello sugli organi d’informazione, rivolto all’amministrazione comunale, affinché e proprio in vista delle celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte del Poeta, il monumento di Dante, che versava in pessime condizioni, fosse sottoposto a restauro – prosegue Banducci -. All’appello risposero gli assessori Chiara Martini e Gabriele Bove, dai quali fui convocato in municipio per impostare il da farsi. Successivamente, insieme con i due assessori, fu fatto un sopralluogo al Passo di Dante per rendersi conto della situazione in cui versava la statua e l’area che la ospita. All’incontro partecipò anche il consigliere comunale del Partito democratico, Gianni Giannini e altre persone componenti come il Comitato pro-valorizzazione del Passo di Dante che nel frattempo si era formato fra i cittadini di Santa Maria del Giudice”.

“Da questo momento il comitato – con il prezioso apporto del consigliere Giannini (al quale fu affidato un ruolo di riferimento da parte del Comune) – si fece carico del restauro del busto dell’Alighieri, intessendo una suggestiva storia familiare e paesana, in quanto la fase artistica del restauro fu affidata a Romualdo Michelotti, nipote di quel Vittorio Michelotti che realizzò il busto di Dante nel lontano 1963 – va avanti ancora Banducci -. Ebbi così modo di presenziare alle varie fasi del restauro: dall’asportazione del monumento dal Passo di Dante all’abitazione/atelier di Romualdo; alle visite, sempre a casa di Romualdo, per visionare le fasi di avanzamento delle lavorazioni, fino alla ricollocazione del busto di Dante restaurato e, finalmente, alla cerimonia di inaugurazione, avvenuta nel dicembre 2021 alla presenza del sindaco Tambellini. Ecco, in tutti questi momenti non ricordo di aver incrociato la figura né il nome di Fabio Barsanti. Barsanti assolutamente non ha avuto alcun ruolo per aver ‘ottenuto (come egli afferma) il restauro del monumento a Dante’ “.

“Pur nel rispetto di Barsanti e di ogni candidato che impegna la propria persona e dedica il proprio tempo per inseguire la carica di sindaco di Lucca, sappiamo che in campagna elettorale si fanno promesse che poi non tutte vedranno realizzarsi e di questo già lo stesso Dante ne era consapevole. Ma la promessa riguarda il futuro e quindi rimane al momento non verificabile, mentre sul passato occorre essere precisi e stare attenti a non farsi prendere la mano per non cadere in affermazioni non veritiere, altrimenti anche tutto il resto del proprio programma elettorale potrebbe essere sospettato di scarsa credibilità, a discapito del candidato che lo propone alla cittadinanza – conclude Banducci -. Comunque, anche senza aver ottenuto il contributo di Barsanti, il busto di Dante è stato restaurato e, in conformità a quanto riportato sulla lastra di ottone posta accanto al monumento, colgo l’occasione per ringraziare quanti si sono prodigati per l’opera di restauro, affinché tutto si conservi e si ‘possa lasciare a la futura gente’ “.

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