Tomei (Pd): “Serve un sindaco preparato, Raspini è la scelta giusta”

Il segretario del circolo di Sant'Anna: "È l'unica vera possibilità di far decollare Lucca nei prossimi anni, negli avversari programmi e progetti scarseggiano"

“Manca ormai poco al giorno in cui i cittadini lucchesi saranno chiamati alle urne per votare il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Un appuntamento importante, in questo momento più che mai. Perché le opportunità che verranno dal Pnrr e le difficoltà inevitabili che la scellerata guerra in Ucraina ci metterà di fronte richiederanno un sindaco e un’amministrazione comunale preparata, capace e pronta ad affrontare tutto ciò”. A dirlo è il segretario del circolo Pd di Sant’Anna, Stefano Tomei.

“Se i cittadini lucchesi eleggeranno Francesco Raspini alla guida della città – dice – avranno la garanzia di avere scelto una persona competente, pronta a guidare la città nei prossimi cruciali anni con lungimiranza, con una visione ben precisa e con tutti gli strumenti necessari per farlo, grazie all’esperienza maturata in questi dieci anni di amministrazione Tambellini. Una macchina comunale pronta a sfruttare tutte le proprie risorse fin dal primo giorno dopo le elezioni, per mettere in pratica i progetti e le proposte che sono stati presentati nel programma elettorale. Progetti concreti, realizzabili, alcuni già in fase avanzata, non frutto di fantasie o presi dal libro dei sogni di qualche aspirante primo cittadino. Programmi e progetti. Due parole che scarseggiano nel vocabolario dei nostri avversari politici. Hanno passato l’intera campagna elettorale a denigrare e attaccare in modo strumentale il candidato sindaco del centrosinistra e il primo partito di maggioranza, il PD, dipingendo una città allo sbando, invivibile e abbandonata. Una visione che davvero cozza con la realtà di questo periodo, in cui finalmente, dopo due anni di stop forzato, la città ricomincia a popolarsi di turisti, di eventi, di vita”.

“Quando hanno parlato di programmi – prosegu e- i nostri avversari lo hanno fatto copiando le nostre proposte: dall’arena della musica al parco fluviale, ai consigli di quartiere, all’osservatorio permanente sulla sanità, alla metropolitana di superficie. È evidente la difficoltà del centrodestra e degli altri competitors di raccontare una visione di Lucca del futuro. D’altronde hanno impiegato mesi e mesi per cercare una quadra sul nome dei candidati, salvo poi in alcuni casi ripescare il primo scartato o accontentarsi di una seconda (terza, quarta?) scelta. Come possono aver pensato nel frattempo anche ai programmi? Noi, invece, lo abbiamo fatto con un percorso chiaro, lineare, aperto alla cittadinanza che ha visto partecipare alla stesura del programma più di 300 persone”.

“Di fronte al disco rotto dei nostri avversari – prosegue – che parla solo di immobilismo e cambiamento (salvo poi presentare nelle proprie liste personaggi già visti e rivisti nel passato politico della città e che ricordiamo tristemente per lo stato di quasi default in cui hanno lasciato il Comune dopo le loro amministrazioni, o presentando addirittura candidati che dell’amministrazione uscente facevano parte fino a qualche mese fa), di fronte a tutto ciò la coalizione di centrosinistra e il Partito Democratico che ne è l’architrave, si presenta alla città con forze nuove, giovani, affiancate necessariamente da persone con una solida esperienza alle spalle, proponendosi alla città come l’unica vera possibilità di fare decollare Lucca nel futuro nei prossimi anni. Lo farà con la sicurezza di conti in ordine (tralascio, per amor di patria, di commentare chi si è permesso di criticare l’avanzo di 12 milioni), con un programma ambizioso ma concreto e l’esperienza necessaria a guidare una macchina complessa come quella del Comune”.

“Domenica 12 giugno – conclude – andiamo tutti a votare e facciamo una scelta di responsabilità esprimendo la propria preferenza per il Partito Democratico”.

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