Minniti (Lega): “Nubi sulle partecipate, la prossima amministrazione dovrà difendere il modello in house”

Il candidato consigliere: "Il Comune deve orientare la gestione verso il conseguimento dell'interesse pubblico"

“Sul futuro delle società partecipate comunali si addensano nubi minacciose e la prossima amministrazione dovrà difendere con le unghie e con i denti il modello di gestione in house providing dei servizi pubblici ovvero il controllo, da parte del comune, delle società che gestiscono rifiuti, energia, acqua e altri settori di primaria importanza per i bisogni dei cittadini”.

E’ la posizione di Giovanni Minniti candidato della Lega alle elezioni amministrative del 12 giugno.

“Da consigliere comunale – afferma Minniti -, ho contestato con mozioni, interventi, esposti alle autorità di controllo la riorganizzazione delle società partecipate messa in atto dall’amministrazione Tambellini la vendita di Gesam Gas & Luce e con il progetto di scissione asimmetrica che avrebbe comportato la cessione della rete di distribuzione del gas ad un altro soggetto economico già partner di Gesam in vista della gara per l’assegnazione del servizio di distribuzione del gas in ambito provinciale”.

“Mi opposi fermamente alla cessione di Gesam Gas & Luce – spiega Minniti -, poiché la revisione straordinaria affidava all’autonomia e alla discrezionalità degli enti pubblici qualsiasi scelta in merito alla partecipazione societaria per cui ben poteva il Comune di Lucca mantenere il possesso delle proprie quote partecipazione in una società che faceva registrare notevoli profitti reinvestiti in città”.

“Per fortuna – prosegue Minniti – la temuta perdita del controllo della rete di distribuzione del gas non è avvenuta ma bisogna stare molto attenti per il futuro delle società controllate da Lucca Holding che gestiscono servizi pubblici essenziali come acqua, rifiuti, energia appunto affinché, in futuro, quelle società continuino ad essere gestite con il modello delle società in house providing nell’ambito del quale il Comune esercita un controllo analogo capace di orientare la gestione verso il conseguimento dell’interesse pubblico”.

“E’ questa la condizione indispensabile – conclude Minniti -, per tutelare i diritti dei lavoratori, perseguire gli interessi della collettività facendo in modo che i profitti realizzati rimangano a disposizione della città e non vadano a beneficio di gruppi privati”.

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