Scuola, dai problemi strutturali al benessere psicologico: l’Uds interroga i candidati sindaco

Cinque le domande poste dagli studenti a Pardini e Raspini

E gli studenti? Così, tra le rassicurazioni date alle vari categorie in questa campagna elettorale anche l’Uds di Lucca ha deciso di scrivere una lettera a entrambi i candidati – Mario Pardini e Francesco Raspini – per avere chiarezza sul futuro delle criticità emerse in ambito educativo.

“Lucca si trova oggi davanti al bivio del ballottaggio . scrive l’Unione degli studenti -. La città è nell’insoddisfazione più o meno generale, e tra gli insoddisfatti rientrano proprio gli studenti. Abbiamo così formulato cinque domande ai candidati sul nostro futuro. Le prime due  riguardano la gestione degli ingenti problemi strutturali delle nostre scuole e la prevenzione di nuovi: sono state evidenti le difficoltà nella gestione della carenza di aule, nonché nell’allocazione degli studenti provenienti da edifici in ristrutturazione. Nei casi di Paladini e Civitali, questi lavori sono avvenuti solo in minima parte e dopo una quantità impressionante di tempo dalla chiusura del vecchio edificio, mentre gli studenti sono stati disposti in container con non pochi disagi.

“La terza domanda riguarda le soluzioni dei candidati alla carenza di luoghi pubblici dove studiare: la biblioteca nazionale è chiusa, e la biblioteca civica Agorà non riesce a sopperire a questa mancanza: le aule studio sono poche e quasi sempre occupate, e gli orari sono limitati – prosegue l’Uds -. La quarta invece è a proposito di una rivitalizzazione di Lucca tramite iniziative culturali: si assiste infatti ad
una povertà – rispetto ad altre città – di conferenze e mostre, tenute quasi esclusivamente in spazi privati e da privati (maggiore esempio, Fondazione Cassa di Risparmio in San Francesco). La diffusione della cultura è dunque ristretta, e la valorizzazione della città e del suo patrimonio risulta così difficile. Come ultima domanda, ci siamo focalizzati su un tema fondamentale per noi, ossia il benessere
psicologico dei giovani, pesantemente segnati da due anni di pandemia: è da evidenziare come la consulenza psicologica sia ancora un tabù per molti nostri coetanei: in pochi conoscono il consultorio situato all’ospedale Campo di Marte, ed altrettanti fanno ricorso allo sportello psicologico della scuola”.

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