“Salvare le nostre falde acquifere è il primo passo per affrontare la crisi climatica”. Così i co-portavoce di Europa Verde Toscana Serena Ferraiuolo ed Eros Tetti chiedono al presidente Giani e a tutto il consiglio di predisporre un piano regionale di salvaguardia.

“Davanti alla grave siccità che la Toscana sta vivendo la dichiarazione di emergenza ci sembra la scelta più appropriata anche se emergenza non è, pertanto vorremmo che questo non fosse un alibi, siamo davanti alla ‘nuova normalità’ ormai va accettato e dichiarato pubblicamente, la nuova normalità della crisi climatica e va affrontata come tale – spiegano -. Sono numerose le criticità che dobbiamo affrontare dalla devastazione e inquinamento sistematico delle falde acquifere delle Alpi Apuane, dettato dalla monocoltura del marmo e del carbonato di calcio, al depauperamento delle falde acquifere dell’Amiata a carico della Geotermia industriale, bacini idrici che assieme tra i più importanti del centro Italia. Se a questo aggiungiamo varie tipologie di inquinamento, come nel caso del Keu o le enormi perdite dello stesso acquedotto siamo davanti ad una situazione, che, data la crisi climatica, non può può essere più tollerata”.

“Serve urgentemente un piano di protezione delle acque necessarie alla nostra vita su questi territori, sia come  potabile, come risorsa idrica in agricoltura e come fonte di energia rinnovabile – concludono -. Non possiamo più tollerare che in Toscana, terra magnificente figlia dell’umanesimo, si continui a mettere il profitto al di sopra dei diritti fondamentali dei cittadini è necessaria una drastica svolta in questo mento tanto difficile e noi come Europa Verde suggeriamo di partire proprio dal bene primario acqua”.