Per Lucca e i suoi paesi: “La nuova giunta ha margine per dimezzare le tasse”

Il movimento civico: "Sarebbe un segno di discontinuità, gestendo con oculatezza le risorse e curandosi di avere bilanci in equilibrio"

Tributi a Lucca, sul tema interviene Per Lucca e i suoi paesi.

“Nel 2012 la giunta Tambellini – si legge in una nota – all’inizio del suo primo mandato, affermò che vi sarebbero stati alti debiti ed un conseguente deficit nel bilancio preventivo (che la giunta stessa stava predisponendo, sic). Di conseguenza furono innalzati tributi, tasse e balzelli. Fino ad allora il comune di Lucca aveva una bassa pressione fiscale e a livello regionale era il capoluogo con le tasse più leggere. L’aliquota Imu venne innalzata dal 5,5 per mille al 10,6; nello stesso tempo lo stato rivalutò le rendite catastali del 60 per cento ed i cittadini si trovarono quindi a dover fronteggiare aumenti prossimi al trecento per cento”.

“Anche il costo dei parcheggi sulla circonvallazione – prosegue Per Lucc – passò da 5 centesimi per due ore a 50 centesimi l’ora, con grave danno per il commercio nel centro storico. Potremmo continuare con gli aumenti di tutte le addizionali e tributi. In verità il deficit ed il buco di bilancio non esistevano. Per questo motivo si potrebbe chiedere ai nuovi amministratori a riportare aliquote e tributi ai livelli precedenti. Va però aggiunto che negli anni l’amministrazione Tambellini ha venduto partecipazioni per oltre trentadue milioni di euro e quindi si è privata di entrate importanti. Difficile dunque abbassare tasse e tributi ai livelli di dieci anni fa. Crediamo comunque che ci sia lo spazio per quasi dimezzare le aliquote sin dal prossimo bilancio“.

“È evidente che Tambellini non ricevette una situazione economica così disastrata – prosegue Per Lucca – e non a caso la pressione tributaria era bassissima. Di errori però, in quei dieci anni ne sono stati fatti, qualche volta anche con il concorso di un’opposizione troppo pronta a cavalcare temi populisti. Non si può qui non ricordare l’assurdo ordine del giorno, votato all’unanimità in consiglio comunale, con cui si chiedeva di togliere la concessione dall’autostrada A12 alla Salt portando così gli oneri di manutenzione a carico dei cittadini tramite i bilanci degli enti pubblici. Per fortuna i vari governi nazionali hanno ritenuto di non dar seguito a tali scellerate richieste”.

“Ci auguriamo dunque – conclude la nota – che la nuova amministrazione sappia dare un segno di discontinuità abbassando subito le tasse, ma anche gestendo con oculatezza le risorse e curandosi di avere bilanci in equilibrio”.

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