Caro pellet, Tetti (Avs): “Il governo intervenga e investa sulle filiere locali”

Il candidato al senato: "Al contempo dobbiamo tutti continuare a spingere sulle rinnovabili e sul risparmio energetico"

“Il governo intervenga urgentemente sul caro pellet e investa sulle le filiere locali”. A chiederlo è Eros Tetti, candidato capolista al senato per Alleanza Verdi Sinistra.

“La crisi energetica non investe solamente il gas, il carburante e l’elettricità, ma, anche se passa molto più in silenzio, quanto riguarda il pellet sta diventando drammatico – va avanti Tetti -. Sono sempre di più coloro che hanno riconvertito i loro impianti di riscaldamento dal gas, dal gasolio, dalla legna, al pellet e che oggi, mentre l’inverno incombe, sono disperati perché il prezzo sul mercato, rispetto ai pre-stagionali degli anni scorsi, è praticamente triplicato (da 4 a 12 euro). Non solo sarà un salasso pesantissimo per migliaia di famiglie, solo in Toscana, ma si sta tornando di fatto indietro nella transizione ecologica che era stata intrapresa. Servono risposte urgenti ed immediate del Governo che intervengano, subito, sui prezzi e i rifornimenti ma, altrettanto subito, operino alla ricostruzione di filiere locali di produzione pellet per le zone montane, pedemontane e rurali in modo da poter andare a sopperire alla richiesta di carburante in corso che sta gettando migliaia di famiglie nella disperazione”.

“E’ impossibile dipendere completamente dall’estero anche per quanto riguarda il pellet quando abbiamo regioni come la Toscana e le regioni del nord che sono ricche di impianti di lavorazione del legno e di boschi. Produrre il pellet locale consente comunque di abbattere le emissioni di CO2 sia perché si sostituisce al gas e al gasolio, il pellet ma anche perché riduce il trasporto su gomma a cui il prodotto è soggetto (il pellet arriva su Tir dai paesi nordici, dall’Ucraina, dalla Bielorussia) – conclude Tetti -. Ovviamente dobbiamo affiancare a questo intervento urgente e impellente un ampio progetto di riforestazione che consenta di avere milioni di alberi in più ogni anno per contrastare la crisi climatica in corso e al contempo continuare a spingere sulle rinnovabili e sul risparmio energetico degli edifici che di fatto rimangono sempre il modo migliore per dare risposta alla drammatica crisi che stiamo vivendo. Ma anche per il pellet c’è un’emergenza come per il carburante e ci vogliono risposte immediate, pragmatiche e legate ai territori per uscire da questo cul de sac e le mie proposte elettorali vanno proprio in questa direzione”.

 

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