D’Ambrosio: “Il Pd deve voltare pagina, correnti e divisioni l’hanno allontanato dalla gente”

Il sindaco di Altopascio: "Bisogna rifondare il centrosinistra"

“Ora è il tempo dell’autocritica. Solo dall’autocritica potrà nascere qualcosa di nuovo. Non si inventa nulla: è necessario tornare ad ascoltare con umiltà e con preparazione le persone e i territori; è necessario tornare al merito anche nelle scelte di chi quei territori deve rappresentarli. Si lavora bene quando si conosce e se si sa interpretare e declinare i bisogni in opportunità e in cambiamenti”. A dirlo è Sara D’Ambrosio, sindaco di Altopascio, commentando l’esito del voto alle elezioni politiche.

“Le correnti ci hanno fatto affogare in mulinelli senza fine, le divisioni interne, le tavole già apparecchiate fatte troppo spesso per conservare se stessi, hanno allontanato elettori – afferma -, simpatizzanti, iscritti che credevano nella politica genuina fatta di obiettivi e nella scelta delle persone migliori per raggiungerli. Questo è stato il motivo per cui non ho rinnovato l’iscrizione al Pd due anni fa, ma la mia storia appartiene a questo mondo, al centrosinistra, ed è qui che ho sempre continuato a lavorare per provare a voltare pagina nel piccolo del mio ruolo di sindaco. Ed è qui, proprio grazie a questa esperienza, che ho capito che non c’è niente di già scritto, ma che il cambiamento si innesca quando si ha il coraggio di rimboccarsi le maniche e scendere nella mischia, proporre anche un ricambio generazionale, dare spazio ai giovani e alle donne, stare accanto alle persone con programmi chiari e semplici, metterci la faccia e non avere paura di essere coerenti (piccolo esempio locale: ad Altopascio nel 2018 e nel 2019, rispettivamente elezioni politiche ed europee, la Lega era di gran lunga il primo partito e il centrodestra la prima coalizione con un distacco importante, mentre il Pd si piazzò terzo. Nell’ottobre del 2021 vinciamo le comunali al primo turno con la coalizione di centrosinistra)”.

“Oggi – aggiunge D’Ambrosio – abbiamo la dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno, che non esistono più rendite di posizione. Tutto si guadagna sul campo, con i risultati, senza personalismi. E allora è proprio il meccanismo perverso su cui si è attorcigliato il Partito Democratico che va cambiato. Toccare il fondo e stare all’opposizione ci servirà per voltare pagina, ne sono convinta. Per ripartire ma soprattutto per rifondare il Pd e il centrosinistra.
E io sono tra quelle persone, tra quei sindaci e amministratori, simpatizzanti, iscritti e cittadini, che vuole fare la propria parte, per un nuovo centrosinistra, per una nuova storia. Buon lavoro a chi è stato eletto e al centrodestra, che governerà l’Italia”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.