Rsa e impianti sportivi fra le priorità dell’amministrazione Pardini: il Consiglio dà il via libera al Dup
Ok dalla maggioranza al ‘libro mastro’ dell’attività della giunta Pardini. Sotto la lente anche sanità e progetti Pnrr. Passi carrabili: sono 7100 le persone interessate, introito da 450mila euro
Un consiglio comunale ‘fitto’ quello che ha aperto il mese di agosto. In cui ancora una volta si sentono gli strascichi dello scontro maggioranza – opposizione intorno al tema della partecipazione di alcuni esponenti di Difendere Lucca alla festa della Curva Ovest in cui è intervenuto in videoconferenza il ‘generalissimo’ Andrea Palmeri, leader dell’estrema destra lucchese e ora latitante, dopo una condanna definitiva, nel Donbass.
La novità di rilievo, annunciata dal presidente del consiglio comunale Enrico Torrini e stigmatizzata dalle opposizioni, è il meccanismo della doppia convocazione. D’ora in poi ogni consiglio sarà convocato in prima e in seconda convocazione. L’obiettivo è quello di garantire la validità della seduta anche con un numero di presenze minori a quello della maggioranza più uno. In questo modo eventuali defezioni della maggioranza, volute o casuali, saranno in qualche modo rese meno rilevanti, sempre che il numero dei consiglieri di maggioranza, almeno al momento dei voto, superi quello dell’opposizione. In seconda convocazione, comunque, la seduta sarà valida anche con 11 presenti, rispetto ai 17 della prima convocazione. Sul tema Raspini, capogruppo del Pd, ha chiesto un maggiore rispetto dei consiglieri. Non erano stati avvertiti del meccanismo nell’ultima assise, quindi alcuni si sono presentati nella giornata di lunedì 5, ma l’appello era stato già fatto dal presidente, un appello, come largamente atteso, andato a vuoto.
Il consiglio di martedì, dopo la consueta fare delle raccomandazioni e delle interrogazioni, ha affrontato i temi del Documento Unico di Programmazione, il libro mastro del programma di attività dell’ente di Palazzo Orsetti e il tema dei passi carrabili, con l’approvazione del nuovo regolamento.
In sede di raccomandazioni il sindaco ha risposta ad una ulteriore richiedta del consigliere di Sinistra Con, Daniele Bianucci, sul parcheggio alla caserma Mazzini. Stavolta il tema era quello del numero degli stalli destinati ai privati. Il sindaco Mario Pardini ha confermato come i proprietari di stalli all’interno del parcheggio sono 90 per un totale di 117 stalli di proprietà. Ne rimangono, per la rotazione della sosta, 426. Alla domanda del motivo per cui solo da poco tempo è stato richiesto il pagamento della quota di condominio ai proprietari degli stalli il sindaco ha ricordato come questa era un previsione ab origine che, dopo la riorganizzazione, Lucca Plus, già Metro Srl, ha deciso di mettere in pratica chiedendo il relativo canone.
La discussione sul Dup è stata guidata dall’assessore Moreno Bruni. Il testo prevede l’aggiornamento delle linee guida dell’amministrazione comunale con l’indicazione delle priorità nei singoli settori. L’assessore ha sottolineato come siano due le direttrici principali su cui si sta muovendo in questo momento la giunta: le Rsa e gli impianti sportivi. Ma nel documento sono snocciolati e declinati tutti i tempi già presenti del programma elettorale di coalizione. Nel dibattito ai rilievi della consigliera Chiara Martini (Pd) sull mancanza di attenzione alle politiche di genere, questione incardinata in un emendamento al Dup bocciata dalla maggioranza dopo il parere contrario della giunta, hanno fatto seguito le parole del consigliere Alessandro Di Vito (Forza Italia – Udc) che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione sui temi della sanità e del capogruppo della Lega Armando Pasquinelli, che ha incentrato il suo intervento su due temi: l’impegno del suo partito, condiviso dalla maggioranza, di fare tutti i tentativi possibili per salvaguardare la società di gestione del servizio idrico Geal e l’impegno, in qualità di amministratore delegato, sul fronte dei progetti del Pnrr. Progetti tutti, al momento, nei tempi rispetto a quanto richiesto e per cui si spera che le prescrizioni in sede di conferenze dei servizi o di confronto con altri enti non inficino il finanziamento.
Il dibattito più lungo è stato quello sull’introduzione del regolamento dei passi carrabili. A illustrare il regolamento è stato l’assessore Buchignani, che ha ricordato come al momento sul territorio comunale ne siano presenti 7100. Nel regolamento, però, è anche definito cosa si possa definire passo carrabile in vista di ulteriori autorizzazioni future. La previsione di entrata, così ha dichiarato l’assessore al bilancio, Moreno Bruni, è di 450mila euro l’anno.
Il meccanismo, dopo il voto favorevole e l’immediata eseguibilità, comporterà la richiesta ai titolari di passo carrabile di conferma, o meno, della volontà di goderne. Chi non ne vorrà beneficiare se lo vedrà decadere da inizio 2025, gli altri dovranno pagare la relativa tariffa annuale, che varia da 50 a 100 euro.
A stigmatizzare la scelta i consiglieri Daniele Bianucci, che ha contestato il metodo con cui si è introdotto il regolamento, senza passare dall’apposita commissione che di regolamenti si occupa e Francesco Raspini che, in vece del consigliere Pd Enzo Alfarano, impossibilitato ad essere presente, ha elencato un lungo elenco di ragioni tecnico giuridiche contrarie alle decisioni regolamentari del Comune di Lucca, che potrebbero aprire un lungo elenco di contenziosi nei confronti dell’amministrazione. Oltre alle obiezioni politiche rimarcate dal capogruppo dem, sull’inopportunità di una nuova tassa a carico dei cittadini, alcuni dei quali hanno in qualche modo ereditato il passo carrabile dai propri padri e nonni, senza conoscere diritti e motivazioni. Raspini ha anche sottolineato come, a fronte del pagamento di una tassa, i cittadini potranno vieppiù protestare in caso di mancanza del relativo servizio di rimozione delle auto in divieto di sosta sui passi. Rimozione che, come ormai noto, spesso è impossibilitata non solo dalla mancanza di personale di polizia municipale o mezzi, ma anche dal fatto che gli addetti al carro attrezzi si rifiutano, per evitare richiesta di risarcimento danni, di rimuovere auto elettriche o con il cambio automatico.

