ADV
ADV
ADV
ADV
ADV
Il dibattito |
Politica
/

Futuro del sistema idrico, Baldini (Lega): “Al Pd piacciono solo le proposte che provengono dal loro partito”

13 giugno 2025 | 11:23
Share0
Futuro del sistema idrico, Baldini (Lega): “Al Pd piacciono solo le proposte che provengono dal loro partito”

Il consigliere regionale dopo le parole del sindaco Del Chiaro: “Mi auguro che non si tratti dell’ennesima resa dei democratiri”

“Il Pd ha una strana abitudine, già vista più volte in tante occasioni, o le proposte provengono dal loro partito e allora vanno bene, sono sempre ineccepibili, opportune e tempestive oppure se le fanno gli altri, in particolare la Lega – specialmente quando centrano l’argomento e colmano un vuoto legislativo che chi governa non è riuscito a fare come è il caso della nostra proposta di legge di riforma del sistema idrico regionale a Firenze – allora sono personalismi come ha detto il sindaco di Capannori, allora non si possono portare avanti perché sono mere bandierine politiche, allora vanno riproposte da capo nella legislatura successiva così a fare il personalismo può essere il Pd – aggiungo io – ma quello va sempre bene, la loro è cultura amministrativa”. Così Massimiliano Baldini, consigliere regionale della Lega e primo firmatario della proposta di legge 222 sull’acqua dopo le parole del sindaco Giordano Del Chiaro che ha chiesto di rimandare il dibattito a dopo le elezioni regionali. 

“La verità è un’altra – spiega Baldini – e cioè che o la bandierina politica è del Pd o altrimenti non è accettabile ammettere che l’opposizione sia stata più capace e va fermata, con buona pace di quello che dovrebbe essere il rapporto di collaborazione istituzionale fra maggioranza e minoranza e dei cittadini che sono quelli che pagano il prezzo finale di queste miserie. Peraltro, in consiglio regionale è in atto una interlocuzione bipartisan proprio sulla proposta di legge della Lega che ha ancora la possibilità di arrivare in porto come emerso dalle recenti audizioni in quarta commissione e mi auguro che le dichiarazioni di Del Chiaro non siano il campanello d’allarme dell’ennesima resa del Pd lucchese ai voleri della casa madre fiorentina che non intende rinunciare al progetto della multiutility e quindi ha come fumo agli occhi i sub-ambiti provinciali sui quale si fonda la proposta di legge della Lega”.

“Semmai, nel notare che a quanto parrebbe Gaia continua a non fornire la documentazione richiesta da Lucca Holding in seno alla due diligence promossa, mi chiedo se in realtà non vi sia in atto un venir meno dell’interesse di Gaia verso Geal, un accantonamento delle risorse economiche necessarie a pagare il Comune di Lucca – almeno al momento – il che, nell’avvicinarsi della scadenza del termine di gestione del 31 dicembre 2025, determinerebbe la necessità di richiedere una proroga all’Autorità Idrica Regionale dimostrando la sciocchezza colossale che ha fatto il Pd nel bocciare la proposta di legge di proroga di Geal avanzata sempre dal sottoscritto in consiglio regionale solo pochi mesi fa – insiste l’esponente del partito di Matteo Salvini – Per quanto mi riguarda, come è  noto, ho scritto alla presidente della commissione ambiente proprio per chiedere di aprire in seno alla commissione un tavolo tecnico con gli uffici della Regione e con i rappresentanti di Anci, Upi ed Ait – soluzione già sfruttata in altre commissioni e riguardo altre proposte di legge su richiesta di esponenti Pd – per svolgere un percorso comune e condiviso che porti rapidamente alle eventuali modifiche necessarie ed all’approvazione della legge. Aggiungo che, se fosse confermato il perdurare dello stallo fra Gaia e Geal, potremmo sfruttare anche questa opportunità per ribadire tutti insieme la necessità di una proroga di Geal che permetta di maturare il tempo che ci vuole per dipanare sia gli esiti dei contenziosi del Comune di Lucca con Ait che fare chiarezza sulla solidità di Gaia”.