Potere al Popolo, protesta sotto Palazzo Santini per lo sgombero di via Matteo Trenta
Esposto uno striscione con la scritta ‘Bentornati dagli sgomberati’: “Identificati alcuni attivisti dopo la discussione con il sindaco”
Potere al Popolo presente ieri (1 settembre) di fronte al Comune di Lucca in occasione della riapertura dei lavori del consiglio comunale per rimettere al centro del dibattito politico la vicenda dello sgombero di via Trenta dello scorso 1 agosto e la questione emergenza abitativa.
Gli attivisti del movimento lucchese e la candidata alle elezioni regionali per Toscana Rossa Francesca Trasatti hanno esposto uno striscione in cui compariva la scritta Bentornati dagli sgomberati “con chiaro riferimento – spiegano da Palp – agli sgomberati di via Trenta, alcuni dei quali intercettati dallo sportello di ascolto tenuto da sei anni da Potere al Popolo e bisognosi di assistenza medica. Persone che sono state ricordate ai consiglieri passanti e la cui condizione è stata oggetto di discussione col sindaco Pardini, a cui è stato chiesto che fine abbiano fatto dopo le mancate risposte delle scorse settimane. Subito dopo gli attivisti sono stati identificati dalla polizia”.
“Il sindaco Mario Pardini – dice Potere al Popolo – si è impegnato a mettere in agenda un incontro, ma di fronte alle risposte evasive ribadiamo puntualmente e chiaramente che è necessario investire nei servizi sociali comunali, aumentare il numero degli assistenti sociali che sono perennemente sotto organico e non riescono a seguire tutte le situazioni di marginalità – anche italiana – sul territorio, recuperare immobili sfitti e metterli a norma per porre davanti a tutto il diritto alla casa per tutti, italiani e non, calmierare gli affitti per i grandi proprietari che hanno troppe case, limitare la rendita immobiliare, fare pressione su governo nazionale e regionale per arginare lo spreco delle risorse in spese inutili e implementare le politiche per il lavoro, il diritto all’abitare e l’inclusione. In poche parole, oltre alle promesse, devono essere intraprese azioni politiche che finora sono mancate a livello locale e nazionale, al di là del colore delle amministrazioni e dei governi che si sono alternati. Le politiche nazionali e locali hanno determinato un sistema di accoglienza inefficiente che non fa altro che aumentare il disagio sociale e minare in maniera sempre più definitiva il diritto all’abitare. L’intensificarsi della repressione nei confronti di tutti i tipi di marginalità, con una certa continuità rispetto alle amministrazioni precedenti (come avvenuto nel 2020 in piena emergenza Covid, con lo sgombero in veia dell’Angelo Custode, in cui fu annunciato un ricollocamento che, di fatto, non ci fu), sembra essere l’unica risposta possibile dalle istituzioni che dovrebbero invece tutelare i soggetti a rischio”.
Per questo Potere al Popolo e Toscana Rossa “sostengono convintamente la necessità di costruire un’opposizione politica sociale alle amministrazioni comunale e regionale e a tutti i soggetti politici che hanno sacrificato le politiche sociali per aumentare la repressione“.


