Patrioti in processione, il sindaco in Consiglio nega responsabilità. Vietina: “A chi spetta controllare?”
Il primo cittadino su una interrogazione di Lucca è un grande noi che replica: “Non riescono neanche a mettere in fila gruppi di persone”
“Sono passati più di 300 giorni da quando, il 21 ottobre 2024, presentai un’interrogazione in consiglio comunale sulla grave intrusione dei cosiddetti Patrioti avvenuta durante la processione di Santa Croce quando, senza alcuna autorizzazione, sfilarono nel corteo civile alterando il senso e l’ordine della festa più importante della nostra città. Fu un’azione premeditata e annunciata attraverso social e media locali. Allora chiesi al sindaco Mario Pardini di chiarire come fosse stato possibile, chi avesse la responsabilità del corretto svolgimento, chi dovesse vigilare e quali misure si intendessero adottare per impedire che simili episodi si ripetessero”. La risposta all’interrogazione di Ilaria Vietina, capogruppo di Lucca è un Grande Noi, è arrivata nel consiglio di lunedì (1 settembre).
“Dopo quasi un anno di silenzio il sindaco ha deciso di trattare la questione in consiglio comunale in mia assenza (guarda caso!) – dice Vietina – Un gesto che considero uno sgarbo ma che non stupisce: il coraggio di affrontare il confronto diretto non appartiene a questa amministrazione. Nel merito, la replica del sindaco è stata tanto tardiva quanto insoddisfacente. Il sindaco Pardini si è guardato bene dall’entrare nel merito delle mie sollecitazioni dicendo di aver risposto già in quei giorni. Bene! Lo sfido apertamente nel trovare tra le sue dichiarazioni e interventi pubblici risposte alle mie domande. Il primo cittadino ha detto chiaramente “il Comune su chi sfila non c’entra niente, il Comune nulla può – mi ha autorizzato il Questore a dirlo (!?) – Non è competenza del Comune vigilare su chi sfila o mandar via chi non deve sfilare. (…) Ribadisco che il Comune non c’entra niente, non aveva autorizzato, non sapeva e non poteva sapere e durante la sfilata non è minimamente competenza del Comune verificare chi c’è o chi può o non può sfilare”. Una posizione che lascia senza parole, ma che segna perfettamente il livello di questa amministrazione che senza alcuni imbarazzo, oltre a non leggere i giornali, come Ponzio Pilato si lava le mani ritenendosi non responsabile del corretto svolgimento della principale festa cittadina. Una posizione in dissonanza con la tesi dell’Arcidiocesi, che già all’indomani dell’accaduto si era affrettata a sottolineare che non le spetta la gestione dell’ordine pubblico, in particolare per quanto riguarda la componente civile e storica del corteo”.
“Insomma se non tocca al Comune di Lucca e non tocca all’Arcidiocesi di Lucca – che compongono il Comitato d’indirizzo – a chi tocca verificare l’ordine dei gruppi autorizzati che sfilano? – si chiede Vietina – Chi ha il compito di controllare l’elenco dei partecipanti e gestire le presenze nella processione? Chi ha la responsabilità affinché la processione di Santa Croce si svolga correttamente per tutto il percorso senza intrusioni? Paiono domande banali, negli anni passati sarebbero state ridotte a domande sciocche, ma che oggi in modo surreale non trovano risposte. Forse, visto l’aver tirato in ballo il Questore, dobbiamo immaginare che c’è bisogno delle forze dell’ordine che in piazza San Frediano verifichino l’ordine e le presenze? Davvero Lucca s’è ridotta a tal punto da non saper gestire la processione di Santa Croce?”.
“Il risultato è che, dopo un anno, la città non ha certezze né garanzie concrete – conclude – Eppure, mancano ormai pochi giorni alla prossima edizione della processione: un evento che dovrebbe unire la comunità e rappresentare al meglio Lucca, non essere terreno di improvvisazioni e scaricabarile. Ed è proprio questo il punto: non chiarire di chi sia la responsabilità del corretto svolgimento significa svilire un’organizzazione che per decenni ha funzionato con precisione, serietà e rispetto. Con questa amministrazione, invece, incapace persino di mettere in fila gruppi di persone e assicurare il corretto svolgimento della Processione di Santa Croce, sembra valere la regola del “fate un po’ come vi pare, noi non ci s’entra””.


