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Consiglio sull’asilo nido a Borgonuovo, Rontani (Capannori Cambia): “Scelte che non guardano al bene comune”

4 settembre 2025 | 18:26
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Consiglio sull’asilo nido a Borgonuovo, Rontani (Capannori Cambia): “Scelte che non guardano al bene comune”

Il consigliere di opposizione: “Ignorate nel nome dei fondi Pnrr le proteste dei cittadini e della dirigente e 900 firme raccolte”

“Per partecipare ai concorsi pubblici, si studia che “…il Comune è l’ente locale autonomo per eccellenza, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, perseguendo quel bene comune che possa garantire la migliore qualità di vita possibile alle persone, come prescritto pure dai principi costituzionali…”. È difficile riscontrare, nei fatti, la coerenza di quanto sopra, con lo svolgersi della seduta di consiglio comunale, tenutasi martedì 2 settembre a Capannori”. A pensarla così è Paolo Rontani, consigliere comunale di Capannori Cambia. 

“Uno dei due argomenti in discussione riguardava il progetto dell’asilo nido di Borgonuovo, che tante famiglie residenti (e la stessa dirigente scolastica) non vogliono in questo modo – dice Rontani – Sono state infatti raccolte, in pochissimo tempo, ben 900 firme di cittadini contrari, che chiedono di essere ascoltati nell’esposto inviato anche a varie autorità. Tra le molte contestazioni, si sollecitano modifiche sostanziali, tra cui quella di non decapitare i sei alberi secolari e sani produttori di ombra e ossigeno nel giardino, su cui è stato deciso di piazzare, a mo’ di scatolone aggiunto, il nuovo asilo nido con soli 20 posti.Il dibattito è stato lungo, accalorato, specie da parte delle opposizioni presenti, che sostenevano le esigenze della collettività, quanto oggettivamente inutile. La risposta di un muro, per cui “…si fa così e basta, perchè ci sono i soldi del Pnrr e vanno spesi per fare l’asilo” non è piaciuta neanche al pubblico presente, che ha inutilmente protestato”.

“Nessuno rifiuta l’asilo, bensì non lo si vuole lì, a Borgonuovo e costruito in quel modo – dice Rontani – Perchè non realizzarlo invece nell’edificio scolastico di Camigliano, che sarà presto vuoto e inutilizzato, salvo per cederlo in uso gratuito a qualche associazione, come è ormai frequente a Capannori? Niente da fare. Chi detiene la maggioranza, comanda. Personalmente e come gruppo civico Capannori Cambia, insieme al consigliere Zappia, ho sottolineato la superficialità di questo progetto affrettato e con gli stessi rischi di grave inconcludenza di altri lavori in atto (alla piscina,  allo stadio comunale, nel cimitero di San Ginese); ho stigmatizzato le mie perplessità oggettive, sulle ditte che dovrebbero realizzarlo, gli alti costi (800mila euro) che solo per metà sono coperti dal Pnrr, sul resto c’è già uno dei tanti mutui in corso con la Cassa Depositi e Prestiti ma nemmeno quello sarà sufficiente per le spese che stanno già aumentando”.

“Inoltre, la perdita di un patrimonio di valore anche ambientale immenso – conclude – come gli alberi secolari che saranno eliminati senza troppe remore, rendono scellersta questa ristrutturazione e la volontà di chi la vuole così. Il gruppo Fratelli d’Italia ha abbandonato l’aula per protesta, prima della votazione e, per la cronaca, anche la segretaria generale ha preso le sue cose e se n’è andata. Capannori Camba con capogruppo il sottoscritto, è rimasto, ha votato contro con i suoi soli due voti e si è respirato tutta l’amarezza di un bene comune che sempre più, a Capannori, risulta e risulterà difficile da individuare nelle scelte politiche imposte dall’amministrazione Menesini/Del Chiaro”.