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Menchetti (Pd): “La sanità è un diritto, non un lusso: avanti con le Case di comunità”

6 ottobre 2025 | 16:37
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Menchetti (Pd): “La sanità è un diritto, non un lusso: avanti con le Case di comunità”

La candidata dem propone maggiori investimenti in sanità territoriale. “I caregiver sono soprattutto donne”

“La sanità toscana è da sempre un punto di riferimento a livello nazionale, riconosciuta come un’eccellenza. Questo non significa che non ci siano problemi da risolvere: la lunghezza delle liste di attesa e la difficoltà nel mantenere personale sanitario qualificato all’interno delle strutture pubbliche sono questioni che il prossimo Consiglio regionale non potrà permettersi di sottovalutare”. A dirlo è Roberta Menchetti, candidata per il Pd al consiglio regionale e vicesindaca del Comune di Porcari.

“Serve uno sforzo straordinario di investimenti per dare risposte concrete e per garantire che il sistema sanitario rimanga universale, accessibile e davvero vicino alle persone, come sancito dalla Costituzione. Le cure – dice Menchetti – rappresentano un peso per tante famiglie, in particolare per quelle a basso reddito. È necessario incrementare le forme di sostegno economico mirato, soprattutto per quei nuclei che si trovano ad affrontare malattie croniche o invalidanti, che mettono a dura prova la salute, la stabilità economica e la tenuta dei caregiver – spesso donne. La sanità è un diritto, non un lusso“.

Prosegue Roberta Menchetti: “In questo quadro si inserisce il grande progetto delle Case di comunità, che la Regione Toscana sta realizzando anche grazie ai fondi del Pnrr. Molti ancora non sanno di cosa si tratti: le Case di comunità sono strutture sanitarie territoriali che hanno l’obiettivo di portare i servizi più vicini alle persone, in particolare a chi vive lontano dai grandi ospedali o dai presidi principali. Qui il cittadino può trovare un punto unico di accesso al sistema sanitario: medici di medicina generale, pediatri, specialisti, infermieri di comunità, assistenti sociali, servizi diagnostici di base e percorsi di prevenzione”.

“In altre parole – conclude Menchetti – un luogo dove ricevere assistenza continua e integrata, senza doversi spostare per chilometri o affrontare tempi e burocrazie interminabili. È un cambiamento culturale e organizzativo: non più solo ospedali centralizzati, ma una rete diffusa di presidi che rendono la sanità davvero capillare e vicina”.