La ministra dell’università Bernini al Boccherini: “Mi piace la capacità di contaminazione artistica e culturale”
La responsabile del governo: “Basta affinare la governance e i conservatori diventeranno esattamente come le università”
Per la prima volta il Conservatorio di musica “Luigi Boccherini” ospita la visita di un ministro del Governo. Oggi (7 ottobre) la ministra dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini è arrivata a Lucca per visitare la struttura e conoscere i responsabili del Conservatorio.
“La visita del ministro dell’Università e della Ricerca per noi è un motivo di grande orgoglio e il riconoscimento da parte del Miur del valore e dell’eccellenza del nostro conservatorio – precisa la presidente del Boccherini, Maria Talarico -. Quindi non posso altro che ringraziare il ministro per questa sua visita e anche, permettetemi, l’onorevole Bergamini che mi ha creato questa occasione. I motivi per cui siamo orgogliosi sono moltissimi, la ministra è veramente, dal mio punto di vista, ma posso parlare a nome di tutto il Conservatorio, uno dei ministri che più si è attivato per il mondo Afam (ndr Alta formazione artistica e musicale), che sta facendo e che sono sicura farà ancora, per lo sviluppo e per l’equiparamento tra quello che è il corso accademico dei Conservatori e di tutto il mondo Afam e a quello universitario”.
Ad attendere la Ministra molte personalità politiche e istituzionali di Lucca, la presidente del Conservatorio Maria Talarico, il sentatore Marcello Pera, l’onorevole Deborah Bergamini, il sindaco Mario Pardini con il presidente della provincia Marcello Pierucci. Presente anche il prefetto di Lucca, Giuseppa Scaduto.
La Ministra Bernini, appena arrivata è stata accompagnata all’auditorium del Suffragio per una performace musicale, ma prima si è espressa a favore delle telecamere presenti: “Il conservatorio Boccherini è un’eccellenza le cui caratteristiche si sono manifestate nel tempo – dichiara la ministra Anna Maria Bernini -. La cosa che mi piace di più è che sono capaci di fare contaminazione artistica e culturale. Io per dieci anni lavorato con il maestro Luciano Pavarotti che è stato il primo a mettere insieme classica, lirica e pop. L’idea di questi nuovi corsi di laurea che mettono insieme quello che è apparentemente musica popolare, ma anche la musica classica è stata musica popolare, mi sembra un’innovazione intelligente, capace di mettere insieme le profonde radici culturali che ha questo territorio e questo conservatorio, non a caso si chiama Luigi Boccherini. Si parte da un violoncello e si arriva fino alla chitarra elettrica e le percussioni. Mi piace moltissimo l’idea della contaminazione artistica e musicale culturale”.
“Negli ultimi 25 anni non si era mosso molto nel comparto dell’alta formazione artistica musicale e coreutica. Noi abbiamo sbloccato il reclutamento, abbiamo sbloccato i loro ordinamenti didattici, abbiamo creato i gruppi artistico-disciplinari che sono come i gruppi scientifico-disciplinari delle università, per fare in modo che i conservatori diventino esattamente come le università. Però bisognava passare attraverso questo. Ci rimane un unico strumento da mettere a punto, come si dice, da affinare, che è la loro governance, cioè il ruolo di presidente, direttore generale e direttore amministrativo.Sui finanziamenti devo dire, siamo stati generosi e continueremo ad essere generosi, perché daremo loro l’opportunità di far funzionare al meglio le loro strutture, sia sotto il profilo immobiliare che, come formazione artistica”.
Interventi anche per il sindaco di Lucca, Mario Pardini ed il presidente della Provincia Marcello Pierucci.
“E’ un onore avere qua a Lucca per la seconda volta il ministro Bernini – dice Pardini -. Il Conservatorio fa parte delle eccellenze del nostro territorio, di Lucca, della nostra provincia e io ringrazio quindi attraverso la Presidente Maria Talarico, il direttore Morelli, poi abbiamo praticamente il corpo docente, tutte le persone che ci lavorano e gli studenti. Sono 350 studenti che vengono a Lucca, non abbiamo ottenuto il riconoscimento di capitale della musica, ma non importa, anche se non abbiamo diciamo il pezzo di carta, alla fine lo siamo nei fatti. Lo siamo per la nostra storia, lo siamo per quello che viene quotidianamente fatto. L’attività del Conservatorio poi si intrinseca con tutto l’attività culturale della nostra città, perché praticamente ogni manifestazione che facciamo avviene con la collaborazione del Conservatorio. Questo è inevitabile, perché come dobbiamo nutrire la nostra mente, quando viene fatto un evento dobbiamo nutrire la nostra anima e proprio grazie ai musicisti di questo conservatorio la nostra anima è ben nutrita”.
“Il Conservatorio è un’eccellenza nel campo della cultura, dell’ istruzione e della ricerca – dice il presidente Pierucci -. Musica e arte a Lucca sono un connubio imprescindibile, grazie ai grandi maestri a cui la città ha dato i natali. La Provincia è unita da anni con il conservatorio, e ha contribuito a darne stabilità in momenti difficili. Dal 2023 il Boccherini è stato statalizzato e ne viene riconosciuto il prestigio e il rango nel campo della formazione musicale. Qua studiano tanti talenti anche dall’ estero ed è la capacità di Lucca, quello di accogliere i popoli”.
Il palazzo che ospita il Conservatorio Boccherini, Palazzo Lippi e l’auditorium del Suffragio subirà un attenta e meticolosa ristrutturazione effettuata dall’architetto Pietro Carlo Pellegrini: “L’edificio è una villa patrizia, poi trasformato in palazzo comunale e ad oggi ospita il Conservatorio. Abbiamo ricavato complessivamente 54 aule, per circa 3600 metri quadrati a cui si aggiungono i 400 metri quadrati dell’auditorium. La struttura ospita anche una bellissima e prestigiosa biblioteca e sarà dotata di nuovi impianti e di insonorizzazione, essenziale quando si parla di musica”.
L’incontro si è concluso con un momento musicale che ha visto protagonisti Lisa Pastine, della classe di chitarra del professor Giampaolo Bandini, e Andreas Garivalis, della classe di canto della professoressa Maria Billeri, impegnati nell’esecuzione di Balada para un loco di Astor Piazzolla, compositore legato alle origini lucchesi dei suoi nonni materni. Il Ministro Bernini, al termine della visita, ha voluto soffermarsi nella biblioteca storica del Conservatorio, con una breve illustrazione dei materiali di pregio che vi sono custoditi a cura del Direttore di biblioteca Paolo Giorgi.La ministra Bernini è stata poi accompagnata in un tour all’interno del Conservatorio dove ha potuto osserva i documenti originali conservati nella biblioteca.

