Se ti stuprano vai al tuo partito e fatti proteggere dai clandestini. Fai dei discorsi che a me fanno schifo. È la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E che dà la dimensione di un dibattito politico che, sui social, diventa qualcosa di inaccettabile quanto incomprensibile.
La vittima è Valeria Giglioli, giornalista, impegnata nel sociale, ex assessora del Comune di Lucca e ora candidata al consiglio regionale con Alleanza Verdi Sinistra.
Già ieri (6 ottobre) aveva denunciato la deriva dei commenti sulle sue posizioni, con un post anche ironico in cui però emergeva tutta la tragicità delle volgarità e delle offese di qualcuno che, schermato dalla tastiera, non mancava di fare allusioni pesanti di tipo sessuale alla candidata, sempre collegando il tutto alla sua posizione sulla questione emigrazione.
Giglioli ha risposto mettendoci la faccia: “Non mi intimidiscono certi commenti, non mi fermano e non mi abbattono. E no, non mi offendono neanche”, aveva detto, con la decisione di non rimuoverli ma di lasciare le affermazioni alla responsabilità di chi le scrive.
Poi il messaggio di questa notte: “In un mondo dove la violenza di genere è all’ordine del giorno, dove femminicidi e stupri sono sempre di più, c’è ancora chi si sente in diritto di rivolgersi a una donna in questi termini – ha commentato sul messaggio riferito allo stupro – La misura è colma. Nessuna tolleranza, nessuna, per chi scrive – e quindi pensa e promuove – certi discorsi. Abbiamo il dovere di contrastare, di combattere, di denunciare chiunque si permetta di esprimersi così”.
Sinistra Italiana Lucca esprime piena solidarietà e vicinanza alla candidata Valeria Giglioli, oggetto in queste ore di una violenta ondata di insulti e minacce sui social, scatenata dopo la pubblicazione di un suo messaggio elettorale sul tema dell’accoglienza e della dignità umana.
“I commenti ricevuti, intrisi di odio, razzismo e sessismo – dice il partito lucchese – sono lo specchio di una deriva preoccupante che attraversa la pancia del Paese: un fiume torbido di rabbia che si alimenta di paura e ignoranza, e che trova nei social il suo terreno più fertile. Arrivare a evocare lo stupro come strumento di offesa politica, a invocare il rimpatrio come parola d’ordine, a dire ‘portali a casa tua’ a chi parla di accoglienza — tutto questo non è semplice maleducazione digitale: è disumanità normalizzata, è il veleno del disprezzo che mina le basi della nostra convivenza civile”.
“Noi di Sinistra Italiana non arretriamo di un millimetro. Continueremo a dire che l’accoglienza è civiltà – conclude Sinistra Italiana – che i diritti umani non si negoziano, che chi semina odio non ha patria, né futuro. Difendere chi fugge da guerra, fame e persecuzione significa difendere noi stessi, la nostra umanità, e la Costituzione che ci rende una Repubblica fondata sul rispetto e sulla solidarietà. A chi oggi insulta, noi rispondiamo con le parole di chi costruisce. A chi urla, rispondiamo con la fermezza della ragione e con la forza della speranza. Perché non c’è giustizia senza umanità, e non c’è sinistra senza amore per l’altro”.
Solidale anche Sinistra Con: “Ci risiamo. È accaduto di nuovo. La tossicità dei social network si è fatta ancora sentire e questa volta il bersaglio è Valeria Giglioli, nostra iscritta, militante di Sinistra Italiana e candidata consigliera regionale per Alleanza Verdi e Sinistra alle elezioni dei prossimi 12 e 13 ottobre.
Il meccanismo è sempre lo stesso. L’ecosistema digitale dei social network costituisce sistemi comunicativi che amplificano la violenza e le parole d’odio, polarizzano le posizioni, si fanno veicolo di disinformazione, alimentano un clima di intolleranza e paura, logorano il tessuto civile e minano la coesione sociale”.
”Se ti stuprano, vai al tuo partito e fatti proteggere fai clandestini, fai dei discorsi che a me fanno schifo: questo il commento che, per quanto sgrammaticato, manifesta in modo chiaro lo sfondo di sessismo e razzismo contro il quale prendono forma parole d’odio, pesanti come macigni – dice Sinistra Con – E ciò che è peggio è che tutto questo accade a commento di una clip dove Valeria porta avanti i valori dell’accoglienza, della solidarietà, dell’inclusione. Sinistra con esprime piena solidarietà e incondizionato sostegno a Valeria Giglioli per i commenti violenti di cui è stata bersaglio nelle ultime ore. Sappiamo che Valeria ha le spalle larghe e ha risorse per reagire senza indietreggiare di un passo, ma è necessario non minimizzare o derubricare l’accaduto a mero fenomeno di maleducazione ed ignoranza. Tira una brutta aria purtroppo. E non non saranno regole di utilizzo più stringenti o meccanismi di moderazione dei social network che potranno arginare la deriva. Non si tratta di una questione tecnica, ma piuttosto di un imbarbarimento della vita pubblica che prolifera online, ma che si nutre dell’odio reale – sempre più normalizzato- che striscia nelle nostre comunità”.
“Ci sono forze politiche che lucrano politicamente sull’avvelenamento dei pozzi ed è necessario dire forte e chiaro Io non ci sto! Noi non ci stiamo!” È necessario che tutti – singoli cittadini e realtà organizzate- si impegnino a respingere queste dinamiche di disumanizzazione, a tutela del confronto democratico e della partecipazione civile. Teniamo il linguaggio d’odio lontano dalla vita politica e civile; ci sia spazio per il confronto, la critica e finanche della polemica, ma respingiamo con forza ogni intimidazioni, violenza verbale, espressione di disprezzo, omofoba, xenofoba, razzista e sessista. C’è bisogno di conservare tutta la nostra umanità per resistere alle miserie di questo mondo”.