Fantozzi (Fdi): “Al volontariato la gestione delle Case di comunità sul territorio”
Il candidato al Consiglio: “A loro vanno affidate risorse e opportunità per fare in modo che davvero si tratti di un passo in avanti”
“In una sanità che necessita di essere migliorata, per essere più aderente alle esigenze dei cittadini e del territorio, che non obblighi le persone a ricorrere sistematicamente al privato, c’è la grossa incognita delle case di comunità”. La pensa così Vittorio Fantozzi, candidato di Fratelli d’Italia per il consiglio regionale.
“Si tratta di strutture-socio sanitarie territoriali del Servizio sanitario nazionale finanziate dal Pnrr, che sorgeranno ovunque. Per la Toscana, siamo perplessi sulla gestione delle stesse da parte della Regione Toscana, e credo sarebbe importante cogliere questa occasione per coinvolgere una delle eccellenze toscane: il mondo del volontariato – dice Fantozzi – A Lucca, come nel resto della Toscana, le case di comunità devono essere gestite da chi opera davvero sul territorio, da chi lo conosce, da chi sa come intervenire e chi ha questa vocazione. Per questo credo sia necessario stabilire una connessione vera fra tutto il mondo del terzo settore e questa nuova realtà territoriale che sorge grazie ai fondi del Pnrr e che rischia, così come è successo per altri tentativi analoghi fatti dalla maggioranza della Regione Toscana, uno per tutti le Case della Salute, di diventare una cattedrale nel deserto, una struttura che non migliora le prestazioni sanitarie a vantaggio dei cittadini, che non accorcia le distanze fra loro e i servizi, specialmente in alcune zone del territorio, quelle naturalmente più distanti dai centri”.
“Il volontariato è una grande risorsa per molti aspetti della vita sociale – prosegue – aiuta indiscriminatamente tanti bisognosi, assicura servizi che lo Stato avrebbe difficoltà a garantire, è una grande rete solidale che genera a sua volta una grande cultura della collaborazione, dell’aiuto, della vicinanza a chi ha bisogno. Lucca, ad esempio, vanta il primato in una regione peraltro molto importante per il volontariato, come ha stabilito il quinto rapporto sul terzo settore in Toscana, pubblicato il 16 maggio scorso. In Toscana il mondo del no profit raggruppa ben 26mila associazioni, fra i vari comparti, con una elevata età media dei volontari, che supera i 55 anni. Lucca in questo ambito è la più importante, con oltre 1165 associazioni e circa 20mila volontari”.
“A loro, dunque – conclude – vanno affidate risorse e opportunità come quelle delle case di comunità, per fare in modo che davvero si tratti di un passo in avanti e non un semplice spot elettorale”


