Presepe in Comune e nelle scuole, mozione ritorna in commissione

Un presepe in tutte le scuole del Comune di Lucca e negli enti locali. E’ questo il contenuto della mozione presentata questa sera (21 dicembre) dai consiglieri di Forza Italia Marco Martinelli e Simona Testaferrata. Un testo protocollato a inizio dicembre e che, per diverse vicissitudini, si è arrivato a discutere solo a ridosso del Natale. Per questo la stessa Testaferrata ha proposto un emendamento per ‘rimandare’ l’impegno di sindaco e giunta all’allestimento dei presepi al 2018.

“Riteniamo importante – ha detto la consigliera Testaferrata – mantenere anche in sede pubblica la nostra identità religiosa e culturale. Realizzare il presepe dovrebbe essere la normalità e la difesa delle nostre tradizioni deve essere il pilastro su cui si deve basare il dialogo. Ogni politica di accoglienza deve trovare efficace soluzione attraverso il rispetto delle proprie tradizioni e non con la rinuncia dei propri valori e simboli. Il presepe è oltre che cultura e tradizione anche un messaggio di pacifica convivenza tra i popoli e censurarlo rischia di accrescere le divisioni e riduce le libertà. Il presepe non è solo un simbolo religioso ma fa parte della nostra storia e sintetizza i nostri valori e rappresenta la famiglia, la concordia e la pace. Ferma restando il principio della laicità dello Stato, la stessa corte europea dei diritti dell’uomo ha affermato il principio per cui il crocifisso nelle sedi pubbliche non ha nulla di coercitivo. E’ necessario riconoscere le radici culturali della nostra civiltà ed è un dato di fatto che l’Europa ha fra le sue radici il cristianesimo. Solo a partire da una identità culturale si può davvero dialogare con tutti e di fronte a questi temi andrebbero abbattutti gli steccati ideologici”.
Qualche dubbio sul dispositivo la consigliera di Lei Lucca, Donatella Buonriposi: “Nelle scuole vige l’autonomia scolastica e non credo che un’amministrazione possa agire per imporre la realizzazione dei presepi nelle scuole. Peraltro nelle nostre scuole non mi risulta che ci siano state proteste di nessun tipo contro il presepe. Il consiglio pastorale ha anzi fatto una proposta per realizzare nelle corsie degli ospedali un presepe fatto dalle scuole e così è avvenuto a Lucca, a Barga e al Versilia. Infine è vero che la nostra tradizione va salvaguardata. Per questo credo che sarebbe interessante ed utile mettere all’interno delle nostre scuole anche l’effigie del Volto Santo che rappresenta la nostra tradizione storica e culturale. E in questo caso l’amministrazione potrebbe intervenire, perché riguarda l’edilizia scolastica”.
Qualche distinguo da parte dei rappresentanti dei partiti di centrosinistra. Per Francesco Lucarini (Sinistra per Tambellini) “una politica di vera accoglienza deve rispettare le tradizioni di tutti, di chi accoglie e di chi viene accolto, altrimenti è assimilazione”. Per il collega di lista, Pilade Ciardetti “il presepe non deve essere simbolo di divisione ma di unione. Il mistero della natività non può finire nel campo minato della divisione e della contrapposizione. E non può essere oggetto di propaganda”. La posizione più netta è quella di Gianni Giannini del Pd: “Rispetto ogni posizione – dice – ma h poco rispetto di chi vuole sottolineare attraverso i simboli la sua unicità e superiorità identitaria anche perché questo ha portato alle più grosse tragedie della storia. Inoltre non ho rispetto per niente per chi vorrebbe governare lo stato con una identità supremalista. La mia stella sono gli articoli 3, 7 e 8 della costituzione che sono per la libertà di confessione religiosa. Non mi sembra ci sia divieto o freno a esporre e simboli nella nostra città in nessun luogo. Quindi sì ai presepi nei luoghi di culto, nelle case, ma non nei luoghi pubblici e nelle scuolem dove si predica l’uguaglianza. In ultimo vorrei ricordare che una tale mozione non è una novità e si richiama ad analoghe iniziative in Francia della destra repubblicana, pericolosamente vicina alle posizioni del Front National. A me sorprende che esponenti di un partito politico che si dichiara moderato vogliano accomunare il loro pensiero a queste politiche di destra”.
Nella replica la consigliera Testaferrata ribadisce la volontà di non chiudere chi vuole predicare e perpetrare le tradizioni religiose “all’interno di alcuni steccati. Anche questa è chiusura che non permette di diffondere un messaggio di pace come quello del presepe”.
Un tentativo di mediazione arriva dal consigliere del Movimento Cinque Stelle, Massimiliano Bindocci. “Inviterei – dice – la consigliera Testaferrata a sospendere la richiesta ad andare ai voti e discutere della questione in commissione. Innanzitutto per la tempistica, visto che comunque si parla di una questione da affrontare il prossimo anno. Inoltre è una cosa che ci divide ma che potrebbe essere superabile. Se questa è la campagna elettorale delle politiche, secondo me si sbaglia e non mi sembra opportuno farlo su un tema del genere”. Dopo l’intervento dei capigruppo la richiesta di sospensiva di Bindocci è stata accolta con 21 voti favorevoli, 3 astenuti e 2 non voto. Il tema, molto sentito, passerà in commissione prima di ritornare all’attenzione dell’aula.

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