Piazzale Risorgimento, opposizione auspica grande parcheggio

Non manca di far discutere, ma stavolta in maniera propositiva anche da parte delle opposizioni, il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari messo in approvazione nella seduta di questa sera (28 dicembre) del consiglio comunale di Lucca. A presentare il documento l’assessore Gabriele Bove, con delega al patrimonio che presenta la vera grande novità, che si affianca alla messa in vendita di una porzione della ex Manifattura Tabacchi, a un terreno adiacente all’impianto polisportivo di Ponte a Moriano e alla valorizzazione del Mercato del Carmine. E riguarda Palazzo Bertolli, ex sede della Guardia di Finanzia prima del trasloco in via delle Città Gemelle.

“L’immobile – dice Bove – è già stato messo all’asta ma questa è andata deserta. Il problema è anche legato al fatto che l’immobile non possiede un parcheggio di proprietà. Di qui due proposte alternative: quella di dare in concessione il parcheggio di superficie di piazzale Risorgimento, per una durata di 30 anni, al costo di 63mila euro l’anno a titolo di occupazione di suolo pubblico maggiorata di 25mila euro per compensare la perdita degli introiti di Metro. Oppure l’acquisizione del diritto di superficie nel sottosuolo per una durata di 90 anni al fine di fare solo l’investimento iniziale per realizzare la struttura: il corrispettivo, in questo caso, è stimato in 180mila euro”.
Sul tema si introduce l’ordine del giorno presentato dai consiglieri comunali di opposizione Marco Martinelli (Forza Italia) e Nicola Buchignani (Fratelli d’Italia) che vedono i possibili lavori nell’area come una grande opportunità per la nascita di un grande parcheggio a servizio del centro cittadino. In un ordine del giorno i due consiglieri chiedono, in sostanza, al momento della partenza eventuale dei lavori di scavo per il parcheggio in piazzale Risorgimento, di permettere lo scavo dell’intera piazza e non solo della porzione adiacente e sottostante a palazzo Bertolli. Il dispositivo impegna precisamente sindaco e giunta “nel caso che l’acquirente dell’immobile scelga la seconda tra le opzioni previste dalla proposta di deliberazione per la realizzazione dell’area a parcheggio, a vincolare il progetto e la sua successiva realizzazione alla costruzione di un parcheggio interrato in conformità a quanto previsto dal piano strutturale che sfrutti al massimo le potenzialità dell’intera area sottostante il piazzale Risorgimento al fine di destinare parte degli stalli anche alla sosta dei fruitori del centro storico e zone limitrofe e a realizzare in superficie un’area a verde destinata a parco pubblico. Questa soluzione risolverebbe il problema annoso dei limitati posti auto attualmente a disposizione della zona e rappresenterebbe un accesso diretto al centro storico attraverso la realizzazione di un sottopasso pedonale in viale Regina Margherita”.
Dopo una pausa di discussione i proponenti, di concerto con la maggioranza, acconsentono a cambiare il dispositivo che invita altresì sindaco e amministazione “a valutare di concerto con il soggetto aggiudicatario dell’immobile  la possibilità di predisporre un progetto unitario su tutta l’area della piazza che ne preveda la riqualificazione complessiva e che sia anche a servizio dei fruitori del centro storico e zone limitrofe”. Nel dibattito il consigliere Giannini (Pd) invita i proponenti a considerare, pur plaudendo alla proposta, la possibilità che i lavori portino all’abbattimento di alberi secolari che sono nell’area di piazzale Risorgimento. La consigliera Pierotti (Pd) sottolinea il legame fra gli eventuali lavori nella zona e il piano del traffico approvato dall’amministrazione comunale.
La delibera del piano delle alienazioni ha ottenuto 18 voti favorevoli e il voto contrario di Massimiliano Bindocci del Movimento Cinque Stelle, che ha parlato di pericolo cementificazione e aumento dell’inquinamento a due passi della città. La mozione presentata da Martinelli e Buchignani, dal canto suo, ha ottenuto il plauso anche della maggioranza, raccogliendo 17 voti favorevoli, un voto contrario (sempre Bindocci) e due astensioni.
Prima del voto sul piano delle alienazioni il Consiglio aveva approvato la permuta con Aura immobiliare, proprietaria del bar Celide di 52 metri quadri posseduti dalla stessa lungo viale Oberdan – senza regolare acquisizione del suolo da parte del Comune – in cambio di una piccola porzione di marciapiede (3 metri quadri) in angolo tra viale Giusti e lo stesso viale Oberdan.

Il no di Bindocci (M5S): “La cementificazione unisce…”
Immediatamente al margine del consiglio comunale arriva il commento del consigliere pentastellato Massimiliano Bindocci: “Ancora cementificazione, parcheggi sotterranei, ubicazione di uffici intorno alle mura, privatizzazione di stabili. Nemmeno i dati emersi in questi giorni in merito alla qualità dell’aria riescono a fermare il consiglio comunale di Lucca dal voler costruire e portare traffico sulla circonvallazione. Stasera è stata votato un piano di valorizzazione o dismissioni che riguarda diversi stabili importanti in particolare Palazzo Bertolli (ex Guardia di finanza) e parte della ex manifattura, quest’ultima avremmo voluto mantenere a destinazione pubblica con una grande ludoteca per bambini, ed altri stabili. In merito alla manifattura molti altri si erano sbizzarriti con idee di lasciare lo stabile in mano pubblica in campagna elettorale, ma adesso le promesse sono tutte dimenticate. La cosa preoccupante è anche la questione della ex Guardia di finanza, la cui destinazione e sopratutto la costruzione di un parcheggio interrato sono gravi, questi fatti porterebbero ancora più traffico intorno alla città, sebbene oggi anche Legambiente abbia dichiarato che è proprio il traffico la più evidente causa dell’inquinamento lungo la circonvallazione, inquinamento che porta malattie, e non rose… Ma il partito del mattone non si ferma e unisce il Pd e accoliti, con l’opposizione di centro destra, nella scelta di riqualificare la zona della Ex Guardia di Finanza, ma anche nella scelta di fare un parcheggio sotterraneo ed aumentare l’inquinamento. Oltre a tagliare alberi, a ridurre il verde, si porterà probabilmente intorno alle mura una serie di uffici (sembra di una grande azienda Lucchese) o un centro direzionale con il conseguente traffico in una zona già densa di ingorghi”.
“Unica forza contraria in perfetta solitudine è stato il Movimento 5 Stelle – prosegue Bindocci – che ritene la salute dei lucchesi un bene primario, e la qualità della vita e dell’aria che si respira la vera priorità da affrontare per Lucca nei prossimi anni, visto che nelle classifiche sulla qualità dell’aria Lucca è fanalino di coda. Sempre legata alla qualità della vita è un’altra questione affrontata in Consiglio e cioè quella del trasporto pubblico locale, il Consiglio ha votato un atto tecnico di proroga al fine di garantire i servizi, ma in attesa di capire cosa accadrà deve essere fatto un ragionamento serio sul sistema dei trasporti. Come Movimento abbiamo chiesto di verificare in commissione tutto quello che non va sul trasporto locale, visti i numerosi disservizi quotidianamente denunciati, perché il Tpl è parte integrante della qualità della vita dei cittadini. L’impegno è stato preso, dovrebbe servire a impegnare il Comune ad avere anche un ruolo attivo sul trasporto locale che sarà nei prossimi anni, dove non bisogna diventare marginali in una gestione regionale Firenzocentrica e dove registriamo sempre più sprechi e disservizi, Lucca Comune deve essere invece presente sul tema farlo diventare una delle grandi tematiche dei prossimi anni”.

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