Bindocci (M5S): “Chiusure domenicali conquista di civiltà”

“La questione del lavoro domenicale del commercio, è una questione importante e complessa: da sindacalista e da politico sono per ridurre il lavoro domenicale nel commercio da sempre e sono uno dei pochi che sindacalmente ha mantenuto una certa coerenza”. Così Massimiliano Bindocci, sindacalista Uil e consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, che sposa appieno la volontà del governo nazionale di mettere mano alle aperture domenicali di negozi e centri commerciali.

“La posizione non è ideologica – spiega Bindocci -. Non è una questione di principio ma si tratta di privilegiare, valori di ritrovare un punto di equilibrio tra piccoli e grandi e valorizzare la socialità e la civiltà. Ovviamente non riguarda la ristorazione, le attività turistiche e collegate, né i servizi essenziali”.
Sono diverse le motivazioni che, secondo Bindocci, dovrebbero spingere a limitare le aperture domenicali: “Economicamente si spostano, rimanendo invariata la quantità di spesa del consumatore, le vendite dai centri commerciali artificiali e naturali ai negozi di vicinato, in realtà si tratta di una difesa dei medi e piccoli per recuperare un punto di equilibrio, per questo anche Confcommercio non è mai stata favorevole alla liberalizzazione. Questa è la vera partita economica. Dal punto di vista occupazionale, poi – prosegue Bindocci -, la grande distribuzione minaccerà esuberi ma in realtà con le aperture domenicali indiscriminate l’occupazione è calata: al Carrefour lavora oggi circa 1 terzo del personale e negli altri supermercati, anche in quelli sfrenati nelle aperture domenicali come Conad, Mediaworld, Brico e Esselunga gli organici sono calati in questi anni. Come sempre cercheranno di farla pagare ai lavoratori, per cui dovremo prepararci, ma in realtà nella gdo il calo sarà minimo e recupereranno parte delle vendite nella settimana. Nei negozi medio-piccoli nei centri commerciali naturali come i centri storici e le passeggiate, sicuramente ci sarà qualche problema, ed infatti qualche deroga andrà studiata, ma limitate nel numero e con garantiti i riposi compensativi”.
“Per chi ci lavora – insiste il consigliere pentastellato – la chiusura la domenica consentirà il giorno di riposo nelle piccole attività dove in realtà non è quasi mai concesso. Per chi lavora comunque, ma anche per i titolari delle piccole realtà, migliorerà la qualità della vita, consentendo il riposo insieme ai familiari, agli amici, insomma è una grande vittoria di civiltà, che migliora la socialità delle persone, normale in un mondo dove si lavora per vivere e non si vive per lavorare”.
“Dunque nessuno scontro ideologico – conclude Bindocci – e sicuramente, per evitare traumi, vanno studiate delle deroghe per le località o le zone turistiche, forse anche per alcuni centri storici, insomma va concesso ai territori di applicare con intelligenza la normativa ma senza dubbio è un passo avanti se il valore sono le persone, e se si vuole un rapporto equilibrato tra Gdo e negozi di vicinato”.

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