Gazebo Lega, Pd Altopascio: “Iniziativa offensiva nei confronti delle donne”

Gazebi per la sicurezza della Lega ad Altopascio e il Pd fa ironia.
“Sembra quasi una televendita – si legge nella nota – venghino signore venghino, se comprate l’aspirapolvere avrete in omaggio anche i sacchetti. Ennesima figuretta per i consiglieri comunali Fagni e Marconi che hanno banalizzato una questione seria e drammatica, trasformandola in uno strumento di partito, quasi vivessimo in un continuo spot elettorale. Inoltre, l’invito che hanno rivolto al sindaco, in quanto donna, a presentarsi al gazebo per ritirare lo spray urticante è una provocazione sessista inaccettabile, che respingiamo al mittente. Promuovere questo tipo di iniziative è offensivo nei confronti delle stesse donne, perché lascia passare messaggi sbagliati e falsi: in Italia i dati ci dicono che la violenza sulle donne è prevalentemente di tipo domestico, avviene cioè dentro le mura di casa causata da persone molto vicine alla vittima, siano esse padri, compagni o mariti”.

“Una vera e propria piaga per la nostra società – prosegue il Pd altopascese – che non viene certo risolta o arginata con lo spray al peperoncino. C’è bisogno al contrario di intervenire nelle scuole, di organizzare iniziative durante tutto l’anno, di parlare di educazione sentimentale con i ragazzi fin da piccoli, a scuola, in biblioteca, nel centro di aggregazione: tutte attività che l’amministrazione D’Ambrosio, insieme e grazie ai servizi educativi comunali e all’Istituto comprensivo, svolge periodicamente con programmi specifici. Tra una propaganda e l’altra, però, i rappresentanti altopascesi della Lega potrebbero fare una cosa buona e giusta, mostrando il loro reale interesse all’argomento della violenza contro le donne e fornendo il loro supporto all’amministrazione comunale, per una battaglia che non dovrebbe creare divisioni: il sindaco D’Ambrosio ha infatti scritto, nei mesi scorsi, una lettera al ministro Matteo Salvini per chiedergli un impegno concreto, anche economico, per aiutare il Comune a ristrutturare la villa di Spianate confiscata alla ‘ndrangheta, che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale, potrebbe diventare una casa di accoglienza per le donne vittime di violenza. Ad oggi, però, il ministro Salvini non ha ancora risposto. Che sia ancora a farsi il bagnetto in quella famosa piscina?”.

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