Presepe nelle scuole, bocciata in commissione la proposta di Forza Italia

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La commissione politiche formative, cultura, genere, turismo e sport nell’ultima seduta ha visionato e analizzato la mozione presentata dalla consigliera Simona Testaferrata e dal consigliere Marco Martinelli di Forza Italia con la quale chiedevano l’impegno a far realizzare presepi nelle scuole ma la maggioranza l’ha respinta. I motivi vengono spiegati in una nota congiunta dai consiglieri Teresa Leone, Francesco Lucarini, Rita Nelli, Gianni Giannini e Chiara Martini.

“C’è stato – si spiega – un confronto e un approfondimento fra tutti i componenti della commissione. Tutti attribuiscono al presepe il simbolo di pace e per questo ritengono fondamentale non farlo diventare elemento di contrapposizione con simboli di altre religioni.  Al momento della votazione la mozione è stata  respinta dalla maggioranza  per due ordini di ragioni.  La prima è che  la mozione chiedeva al sindaco di procedere con un invito alle scuole a realizzare un  presepe. Le scuole, come tutti sappiamo, decidono in regime di autonomia all’inizio dell’anno la programmazione in cui può essere inserito anche un percorso che porti al presepe e in molte scuole questo viene fatto. Non è certo compito  del sindaco invitare o sollecitare  le scuole e intromettersi  in questa programmazione. In secondo luogo, non condividiamo la premessa che mette in discussione il principio della laicità dello stato. Per dirlo con le parole del consigliere Gianni Giannini ‘è attraverso la laicità che il cittadino conquista la protezione della sua libertà di coscienza e quindi di professione  religiosa’. Per questo i consiglieri di maggioranza hanno proposto di trovare un modo diverso di valorizzare il presepe come simbolo importantissimo, non solo per i cattolici, al fine di tutelarne il valore culturale e storico  che esso racchiude. La commissione si è infatti trovata d’accordo su di un punto: il presepe, nella sua semplicità,  esprime  valori universali trasversali a tutte le professioni religiose: pace, famiglia, unione e solidarietà. Non si può – prosegue la nota – non citare Papa Francesco quando afferma che ‘il presepe ci dice che Dio non si impone mai con la forza. Per salvarci, non ha cambiato la storia compiendo un miracolo grandioso. È invece venuto con tutta semplicità, umiltà, mitezza. Dio non ama le imponenti rivoluzioni dei potenti della storia, e non utilizza la bacchetta magica per cambiare le situazioni. Si fa invece piccolo, si fa bambino, per attirarci con amore’. La proposta è quindi quella di pensare a creare momenti rivolti alla cittadinanaza di conoscenza e riflessione sulla storia del presepe ed organizzare un concorso il cui fine sia la promozione e la valorizzazione dell’uso di fare presepi ancora molto radicato sul nostro  territorio comunale nel periodo natalizio. Pensiamo ai presepi che rappresentano le arti e i mestieri antichi, realizzati ogni anno nelle frazioni del comune e che rimangono aperti anche dopo le feste natalizie.  Alla commissione il compito di individuare i criteri trasversali per la premiazione dei migliori. Il fine ultimo che ci poniamo – scrivono i consiglieri – è sviluppare un percorso concreto di animazione culturale, che nel rispetto del principio della laicità mantenga in vita e celebri il presepe. Allora il presepe in Comune si mette o no? Non è un problema: facciamolo pure. Basta che non lo si idealizzi né idolatri. Questo non era il significato che gli aveva dato  San Francesco né tantomeno Gesù che in quella mangiatoia si trovò, bambino di pace,  migrante e poco dopo, profugo  con la sua famiglia in Egitto per sfuggire alla spada di Erode”.

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