Impianto Pioppogatto, Mungai: “Invariata la quantità di rifiuti trattati”

Ipotesi ampliamento di Pioppogatto, ecco i dettagli. Che arrivano dalla presentazione ufficiale che si è svolta questa mattina (11 gennaio) il sindaco di Massarosa Franco Mungai, il presidente di Ersu Alberto Ramacciotti, il funzionario di Ersu Emanuele Lazzeri e il consigliere regionale Stefano Baccelli, hanno partecipato ad un incontro per fornire chiarimenti sulla procedura di verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale del progetto di trasformazione da trattamento meccanico biologico a valorizzazione, biostabilizzazione e compostaggio dell’impianto di Pioppogatto.

Procedura che sì è conclusa con la decisione della Regione di escludere il progetto di Ersu dalla procedura di Via. “Per prima cosa vorrei precisare – ha sottolineato il sindaco Franco Mungai – che molte delle notizie che circolano sono inesatte poichè la quantità di rifiuto indifferenziato che verrà trattata a Poppogatto rimarrà invariata a 140mila tonnellate, cifra stabilita dalle precedenti amministrazioni. La seconda precisazione che vorrei fare è in merito agli odori, la cui natura non è mai stata ricondotta a Pioppogatto e che presumibilmente potrebbe invece avere origine dall’uso e dal trasporto di ingenti quantità di ammendanti che viene fatto nei terreni agricoli circostanti. Ricordo che l’impianto pubblico è di proprietà del Cav, consorzio che raggruppa sei comuni della Versilia e ed gestito da una società interamente pubblica che garantisce ottima qualità del servizio, investimenti costanti e strutturali che ne migliorano la funzionalità e cosa non da poco, garantisce un utile annuo che ci aiuta a pagare i debiti accumulati dalle precedenti gestioni. Durante questi anni abbiamo effettuato un percorso teso a migliorare l’impianto, grazie alla collaborazione con la scuola agraria di Monza, al professor Favoino, ascoltato e accolto le tesi dei comitati, sbrogliato l’intricatissima matassa di cause che pendevano sui comuni, raggiungendo risultati che vanno ben oltre le nostre aspettative”.
“Un’operazione che – ha aggiunto il presidente di Ersu – potrà portare benefici anche in termini occupazionali con un incremento stimato in circa 15 nuove unità. La Regione ha ritenuto di non far sottostare il procedimento ad una nuova verifica di valutazione dell’impatto ambientale poiché i chiarimenti e la documentazione forniti da Ersu sono stati ritenuti dai tecnici istruttori sufficienti ad autorizzare la modifica della lavorazione dei rifiuti richiesta”.
“Trasformare l’impianto da Tmb e Vbc – ha sottolineato il consigliere regionale Baccelli – porterà a compimento un percorso di miglioramento della frazione residua, auspicata negli anni e cercata da tutti. Finalmente la situazione problematica dei rifiuti della Versilia è stata trasformata da dramma occupazionale, ambientale, patrimoniale e contabile in un mezzo di sviluppo e di possibile aumento dell’occupazione”.

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