Civiche di Santini: “Bando per il Carmine deserto, ennesimo flop del Comune”

Mercato del Carmine in cerca di un autore, o meglio di un gestore. Al bando del Comune non si è presentato infatti nessuno ed è subito polemica.
“E’ l’ennesimo fallimento del Comune a guida centrosinistra, che davvero non ne infila una”. Lo sostengono in una nota i gruppi consiliari di SìAmoLucca e Lucca in Movimento.

“Ai sette anni persi per incapacità e mancanza di coraggio su tante e fondamentali partite per il rilancio della nostra città, si aggiunge anche l’incapacità di fare comunicazione – spiegano le due liste civiche -. Vorremmo sapere ad esempio, nel mese e mezzo in cui dovevano arrivare le eventuali manifestazione di interesse, come sia stata pubblicizzato il bando stesso: sicuramente male, a quanto ci risulta. Serviva una maggiore forma di divulgazione a livello regionale e nazionale, ma la giunta vola sempre basso e dà ogni volta dimostrazione di non avere le competenze per poter centrare gli obiettivi, con comportamenti da dilettanti allo sbaraglio”. SìAmoLucca e Lucca in Movimento si chiedono cosa accadrà ora. “Sicuramente si punterà su spacchettamenti di aree dell’edificio da dare in gestione singolarmente, o a qualche altra idea buttata lì senza una strategia per rimediare all’ennesima figuretta – commentano le due liste civiche – ma un ente pubblico con capacità e lungimiranza potrebbe a questo punto provare anche a gestire direttamente la struttura, affittando i vari spazi a prezzo di mercato, o trovando comunque formule di collaborazione con le attività locali. In particolare ci ha colpito positivamente la proposta di Confartigianato, secondo cui merci provenienti dai nostri contadini, dai nostri artigiani, dai nostri ristoratori mediate da una buona organizzazione, basterebbe a fare riprendere vita al Carmine. Perchè non praticare davvero la realizzazione di un Consorzio cittadino di gestione per il Mercato sotto l’egida del Comune, facendo rinascere un polo dove attività produttive vecchie e nuove si potessero relazionare con manifestazioni culturali e musicali, incontri culinari, proposte vinicole, olearie e altro ancora?”. Concludono le liste civiche: “A volte, ascoltando le istanze che arrivano dal territorio, si risolverebbero i problemi e soprattutto i limiti di una giunta che, oltre a non avere audacia, è priva al suo interno di assessori che abbiano competenze che vadano al di là di una tessera di partito”.

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