Sanità, i comitati: “Inaccettabile nostra esclusione dal consiglio comunale”

“Presi in giro dal sindaco e dal presidente del consiglio comunale di Lucca”. È questa la dura accusa che i comitati sanità lanciano alle due massime cariche cittadine. I comitati infatti lamentano l’esclusione dal consiglio comunale che avrà all’ordine del giorno proprio la sanità, in programma per martedì prossimo (5 febbraio).

“Al consiglio comunale del 18 dicembre scorso – si legge in una nota – la maggioranza aveva fatto mancare il numero legale, affermando che non aveva senso fare un Consiglio aperto sulla sanità in mancanza del direttore generale della Asl. E che sarebbe stato convocato un nuovo consiglio comunale aperto in presenza del nuovo direttore. Ebbene il nuovo direttore non è ancora stato nominato ma il consiglio comunale aperto è stato fissato per martedì 5 febbraio. Al posto del direttore generale che ancora non c’è ci sarà soltanto un commissario incaricato”.
“Dunque il motivo del rinvio esiste a tutt’oggi, però il Consiglio si fa ugualmente. E, circostanza ancora più grave, componenti dei comitati che, formalmente convocati, si erano presentati per parlare al Consiglio del 18 dicembre ed erano stati rispediti a casa da una scelta unilaterale della maggioranza, questa volta, sempre per una scelta attribuibile alla sola maggioranza, non sono stati ammessi. Tutti, compresi i singoli cittadini che avevano chiesto la parola per l’imminente Consiglio, sono stati dirottati in commissione sanità. Mentre l’unico luogo deputato all’ascolto delle istanze dei cittadini resta il consiglio comunale”.
“Chissà con quali criteri, certo non democratici – accusano i comitati – vengono tenuti fuori alcuni cittadini che vogliono essere ascoltati. Evidentemente c’è una emergenza sanità anche nella ‘virtuosa’ Toscana ma forse a Palazzo Santini non hanno ancora capito”.
“I comitati sanità – conclude la nota – anche nel ricordo del dottor Raffaello Papeschi propongono da oltre 10 anni all’attenzione degli amministratori che si sono succeduti nelle responsabilità di gestione del territorio, criticità e soluzioni praticabili in un processo di avvicinamento e di ascolto. Credevamo fosse giunto finalmente il momento di una analisi rigorosa. Purtroppo restiamo delusi da queste fittizie aperture, ma continueremo con determinazione nel nostro percorso di difesa del diritto alla salute per tutti”.

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