Elettrodotto Terna, mozione in Regione a sostegno dei Comuni foto

Ok unanime in commissione territorio e infrastrutture sulla mozione del consigliere regionale Stefano Baccelli in merito al tracciato dell’elettrodotto Terna. La mozione chiede di “verificare ogni eventuale contraddizione tra tutte le soluzioni progettuali proposte e il Pit regionale, rispetto al quale sono emerse criticità sul piano degli aspetti idrogeologici e paesaggistici. Di attivarsi presso il consiglio dei ministri visto che sono stati espressi due pareri difformi, uno positivo da parte del ministero dell’ambiente e uno negativo da parte del ministero dei beni culturali, formulati peraltro in assenza del parere regionale. Di proseguire nell’azione di sostegno alle amministrazioni locali e ai cittadini, contrari rispetto alle soluzioni progettuali finora proposte. Di verificare che l’intervento in questione sia realmente opera di interesse strategico nazionale e risponda a concreti bisogni energetici anziché a logiche meramente commerciali”. 

“Sono vicino a quanto hanno espresso in più occasioni i nostri amministratori e condivido la loro contrarietà in merito a interventi sulla linea che prevedano un ampliamento infrastrutturale con un impatto paesaggistico e ambientale non sostenibile. – spiega Baccelli – Dei quattro progetti presentati da Terna, solo il progetto detto B1 ha riscontrato un parere positivo dal ministero dell’ambiente, seppur con prescrizioni; l’opzione in questione, di fatto, riduce quantitativamente l’incidenza dell’intervento ma solleva nuove criticità sia in merito allo spostamento della nuova stazione elettrica sia su aspetti di assetto idrogeologico e non risolve la questione della messa in sicurezza sull’abitato di Maggiano. A questa ipotesi è arrivato un parere fortemente negativo dal ministero dei beni culturali, che ha di fatto confermato quanto sostenuto dalle amministrazioni locali, ovvero la contrarietà anche all’ipotesi B1 trattandosi di un intervento comunque impattante su quest’area, considerando come prioritaria la salvaguardia di un patrimonio paesaggistico e culturale individuato quale ‘bene comune’ da tutelare, non solo come fattore di crescita economica e sociale ma come segno stesso d’ identità culturale. Si è creata insomma una situazione di stallo con due posizioni dei ministeri competenti in contrasto tra loro, formulate non attendendo l’espressione del parere di competenza della Regione Toscana, necessario in tutte le procedure di questo genere. Abbiamo uno strumento importante per la pianificazione territoriale nella nostra Regione, è il Pit. Ciò a cui quindi voglio impegnare la giunta è difendere questo strumento, rispetto al quale sono emersi forti elementi di criticità in relazione a tutti i tracciati proposti ed oggetto di due diversi ricorsi da parte di Terna, il primo dei quali ne chiede addirittura l’annullamento. Non solo: è necessario anche attivarsi presso la presidenza del consiglio dei ministri a seguito della situazione creatasi con i due pareri difformi. L’impegno cruciale deve essere quello di sostenere con forza la posizione delle amministrazioni locali, e dello stesso ministero dei beni culturali, in ragione degli effetti impattanti sui territori e delle ripercussioni negative dal punto di vista paesaggistico di tutte e quattro le ipotesi progettuali proposte. Ed infine occorre verificare l’effettivo carattere strategico dell’opera”. 
“Sul punto – chiude Baccelli – Terna non ha mai fornito motivazioni convincenti tali da sciogliere il dubbio che l’obiettivo della sua realizzazione sia meramente commerciale e non dettato da effettive esigenze e bisogni di energetici”.

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