Ministro ad Altopascio, sindaco: “Negato incontro in Comune”

“I cento metri dell’indisponibilità”, così la sindaca di Altopascio Sara d’Ambrosio denuncia in un post l’incontro mancato con il ministro Gian Marco Centinaio, oggi (15 marzo) in paese per l’inaugurazione della sede della Lega solo ad alcuni metri dal municipio.

“La segreteria del ministro Centinaio ha fatto sapere che oggi il ministro non sarà disponibile per incontrarmi a causa di generici impegni, peccato – scive la sinadaca -. Sarebbe stata l’occasione per parlargli dei lavoratori della Panitaly che da un momento all’altro rischiano di ritrovarsi senza lavoro e anche della casa confiscata alla ‘Ndrangheta, che io vorrei ristrutturare e restituire al mio paese, contando magari anche su un impegno da parte del governo, oltre che della Regione. E infine di sicurezza, con la possibilità di aumentare l’organico della Polizia Municipale, per rispondere a un’esigenza sentita dai cittadini”.
Oltre che al ministro Centinaio, l’invito del sindaco di Altopascio era rivolto anche al sottosegretario Guglielmo Picchi e al senatore Manuel Vescovi. “Il sottosegretario Picchi e il senatore Vescovi, invece, non hanno neppure risposto. Oggi, loro due e il ministro Centinaio saranno ad Altopascio per un’iniziativa esclusivamente politica della Lega Nord, a cento metri di distanza dalla sede comunale – continua Sara D’Ambrosio – peccato, io non avrei voluto parlare di politica, ma porre al ministro e ai rappresentanti del governo e del parlamento tre temi concreti, che stanno a cuore agli altopascesi e di interesse nazionale. Politicamente siamo su due linee diverse, apparteniamo a due partiti diversi, probabilmente abbiamo anche idee diverse su molti temi della nostra attualità. Ad ogni modo sono un sindaco e lo sono di tutti, al servizio del mio paese e se un ministro della repubblica viene ad Altopascio mi pare logico, in qualità di sindaco, chiedergli un incontro, un’occasione per parlare a voce di quei problemi o di quei temi che investono direttamente anche il governo, come il lavoro, la sicurezza, la mafia e la legalità”.

 

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