Minniti (Lega) a Del Chiaro: “La famiglia? La Costituzione parla chiaro”

Il dibattito sulla famiglia che si è aperto in consiglio comunale, continua a suscitare prese di posizione. Il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Giovanni Minniti, interviene dopo dichiarazioni dell’assessore Lucia Del Chiaro e passa all’attacco: “Non sono gli organizzatori del congresso di Verona ad utilizzare l’aggettivo naturale accostandolo al sostantivo famiglia, ma è la legge fondamentale dello Stato italiano, la Costituzione, che all’articolo 29 definisce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio di cui la Repubblica riconosce i diritti. E’ sufficiente leggere i lavori preparatori per comprendere che l’aggettivo naturale non ha nessun significato zoologico o animalesco, come l’assessore vuol fare intendere, ma significa che la famiglia è un istituto di diritto naturale preesistente allo Stato che nei suoi confronti subisce limitazioni ad alcune prerogative”, afferma il consigliere Minniti.

“Quando un inglese non sa una cosa ci scommette sopra; il francese fa finta di saperla; il tedesco la studia; l’italiano la insegna. E’ il caso dell’assessore alla famiglia del comune di Lucca – sostiene Minniti -, la quale ha affermato di essere molto colpita, in negativo si intende, del fatto che i sostenitori del congresso mondiale della famiglia amino accostare all’idea di famiglia l’aggettivo naturale. Assessore Del Chiaro, comprende l’errore da matita rossa? Un assessore che si occupa di famiglia dovrebbe conoscere, almeno a grandi linee, i fondamenti giuridici della materia di cui si occupa. Infatti, lo Stato non può imporre obblighi o divieti di contrarre matrimonio o metodi educativi e non ha nemmeno il potere di costituire i diritti della famiglia ma deve prenderne atto in quanto già preesistenti ed quindi li riconosce. La famiglia è, dunque, un ordinamento giuridico fondato sull’eguaglianza morale e giuridica all’interno del quale coesistono diritti e doveri reciproci dei coniugi. L’assessore Del Chiaro dovrebbe – dice ancora il consigliere Minniti – comprendere che è una colossale sciocchezza affermare che le famiglie sono i luoghi dove tutte le donne e tutti gli uomini sono liberi. Cosa significa liberi? Si può essere liberi di fare anche cose negative. Uomini e donne potrebbero sentirsi liberi dagli obblighi di assistenza, mantenimento reciproco in caso di bisogno, istruzione ed educazione dei figli. Una libertà così intesa porterebbe al caos essendo anarchia a tutti gli effetti. Al tempo stesso dire che la famiglia è il luogo in cui i soggetti godono di libertà significa esporre la comunità vagheggiata dalla Del Chiaro a delle vulnerabilità. Libertà e diritti sono concetti giuridici diversi. Infatti, la libertà può essere limitata dai poteri dello Stato al contrario dei diritti. E la famiglia, così come disegnata dalla Costituzione, gode di diritti che né lo Stato né altre entità possono limitare. La legge sull’adozione è stata ed è una grande conquista di civiltà. Non altrettanto posso dire di altre forme innaturali come la maternità (o paternità) surrogata a cui hanno fatto ricorso cantanti di fama mondiale e politici italiani di fama locale. L’assessore fa capire di essere favorevole a quella pratica. Sbagliando ancora una volta! Diventare genitori è una scelta libera, consapevole e soprattutto gratuita. Pagare una donna per farla diventare una incubatrice e poi vietarle per contratto ogni rapporto con il bambino è una pratica mostruosa che degrada la donna a mero oggetto per soddisfare i capricci di soggetti che con il danaro pretendono di comprare tutto come al supermercato anche i figli. Questo si che è svilimento della nobile figura femminile – conclude Minniti – e da un assessore che pretende di passare per paladina dei diritti delle donne non me lo aspettavo proprio”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.