Ritiro delega sport Ragghianti, bocciata mozione Barsanti

Bocciata nel consiglio comunale di questa sera (30 aprile) la mozione del consigliere Fabio Barsanti in merito al ritiro della delega allo sport all’assessore Stefano Ragghianti. 20 i voti contrari della maggioranza, due i voti favorevoli (Barsanti e Bindocci) e una astensione. 

La mozione trae spunto dalla gestione della vicenda Lucchese, considerata punta di un iceberg più profondo. “Lo sport – afferma Barsanti – è troppo importante per essere una terza delega che, anche per motivi oggettivi, non può essere portata avanti adeguatamente. La Lucchese sta tuttora attraversando un periodo problematico eppure in occasione della commissione aperta allo stadio Porta Elisa, mancavano sia il sindaco che l’assessore allo sport”. Barsanti ricorda come, nel frattempo, il club rossonero sia arrivato ad incassare 24 punti di penalizzazione e che l’ultimo intervento dell’assessore Ragghianti è datato 9 aprile. “La Lucchese è diventata l’emblema di un fallimento nella gestione societaria – prosegue Barsanti – e l’unica cosa positiva è stata la solidarietà manifestata intorno al club. Lucca è salita alla ribalta dei media nazionali per una situazione vergognosa, oggi ancora peggiore. La società è ancora al solito punto e non ci sono stati altri interventi da parte dell’amministrazione”. Il consigliere di Casapound ricorda, in questo senso, gli interventi effettuati da altre amministrazioni in situazioni simili. La Lucchese, tuttavia, rappresenta soltanto una parte della critica che viene mossa. “Gli impianti sportivi versano in condizioni di carenza – prosegue – la consulta dello sport non funziona, il Panathlon lamenta una mancanza di coinvolgimento. La situazione degli impianti sportivi non è migliore: abbiamo visto le tribune smontate all’Acquedotto, mentre a Carignano il terreno risulta non a norma ed in generale tutti i campi sportivi hanno problemi”. Tra le questioni citate rientrano anche le condizioni delle piscine, quelle delle palestre e della mancanza di un campo da calcio in sintetico, oltre alla realtà vissuta dal Basket Le Mura (che non ha potuto partecipare alle coppe europee per mancanza di fondi). “Mancano gli spazi ed una manutenzione adeguata delle strutture – argomenta ancora Barsanti – anche perché questa amministrazione non riesce ad attrarre investitori per sostenere lo sport a Lucca”. È in forza di tutte queste considerazioni che, con la mozione, si chiede il ritiro della delega all’assessore Ragghianti per assegnarla ad un’altra figura ad hoc, che se ne occupi in via esclusiva.
A Barsanti replica il sindaco Tambellini. “Nei tempi fastosi – ricorda – gli assessori erano anche 14, mentre oggi non possono essere più di 9. Ne deriva che l’assegnazione di più deleghe ad un assessore sia un fatto normale. Abbiamo situazioni complesse, ma faccio notare che la palestra di san Lorenzo a Vaccoli venne chiusa prima del nostro arrivo, ma il prossimo anno forse saremo in grado di riaprirla. Altrettanto per la Bacchettoni: il prossimo anno intendiamo iniziare i lavori. Problematiche, poi, derivano dalla mancanta lungimiranza di costruire impianti nella golena del Serchio”. Il sindaco rileva inoltre che per l’impiantistica sportiva verranno emessi quest’anno circa 100mila euro per rifare la pista di pattinaggio sul Brennero, e che per la palestra di sant’Alessio sono stati stanziati 130mila euro. “Riguardo alla pista di atletica al Coni – ricorda Tambellini – è stato intercettato un contributo da 750mila euro, utili per rifarla. Un intervento – questa volta da 450mila euro – verrà eseguito anche sulla palestra di san Lorenzo. Riguardo al palazzetto dello sport, invece, cercheremo di rifare il parquet”. Il sindaco ricorda che, all’atto del suo insediamento, il Comune “aveva 26 milioni di euro di anticipazioni di cassa e pagava i fornitori a 300 giorni. Oggi abbiamo il segno più sul conto corrente per un paio di milioni e paghiamo tutti a 35 giorni, mantenendo in piedi le ditte. Arriveremo ad intervenire su tutti gli impianti, ma il percorso è stato questo”.
Riguardo ai temi Lucchese e Basket Le Mura, Tambellini si difende: “Abbiamo provato a reperire fondi, ma non ci siamo riusciti. Forse se ci fosse qualcun altro al posto nostro si aprirebbero le tasche e tutti investirebbero. Il mondo dell’imprenditoria locale, sicuramente, si è tenuto molto in disparte. Noi non abbiamo trovato ascolto”. Poi, sempre sulla Lucchese: “I fallimenti del club sono stati già due nel recente passato – ricorda – e si tratta di una società privata. Quando è stata venduta a Grassini lo abbiamo saputo a cose fatte, così come per la seconda vendita al gruppo degli imprenditori romani. La storia successiva è nota: si sono presentati diversi imprenditori ed abbiamo valutato le offerte. Non vedo perché – conclude – dovrei togliere la delega all’assessore Ragghianti, che si è impegnato fino in fondo per risollevare sorti che apparivano compromesse”. Quindi, sullo stadio: “Ha bisogno di investimenti importanti che vanno affrontati con la giusta gradualità, perché non abbiamo la possibilità di impiegare molti milioni di euro di colpo”.
Secondo il consigliere Bindocci (M5S) “esistono problemi reali sulla manutenzione e sulla gestione degli impianti. Anche il turismo sportivo a Lucca è finito: c’è stato un abbandono della politica sportiva negli ultimi sette anni, ma si continua a dare la colpa alle gestioni precedenti. La colpa non è di Ragghianti, è un problema che dura da anni e che coinvolge tutti gli sport. Così come riconosco passi avanti di questa amministrazione in tema di bilancio, affermo anche la gestione dello sport è stata fallimentare e va ripensata. Quella proposta da Barsanti – prosegue – è invece una sfida da raccogliere”.
Per la consigliera Donatella Buonriposi (Lei Lucca): “Barsanti sbaglia a dire che non mi interessa lo sport (Barsanti aveva denunciato il mancato supporto di alcuni consiglieri di maggioranza, ndr), la mia storia racconta il contrario. La città vive reali problematiche legate allo sport. Nella precedente amministrazione abbiamo trovato le stesse questioni, perché i fondi erano sempre pochi. Forse – afferma – si dovrebbe pensare anche ad una riorganizzazione dell’ufficio che segue le attività sportive. I finanziamenti in realtà ci sono, ma serve qualcuno che si occupi esclusivamente di questo aspetto per intercettarli”.

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